Cucina con isola: cosa sapere prima di acquistarla

1/5 – Introduzione

Il locale cucina, oggi, non è più soltanto l’ambiente dove si preparano e si cuociono i cibi, ma è uno spazio di assoluta importanza per la casa, con problemi ed esigenze complesse e con necessarie relazioni con gli altri spazi dell’abitazione.
Si tende spesso a legare la cucina allo spazio pranzo-soggiorno togliendola, in un certo senso dall’isolamento delle cucine di un tempo nelle quali la donna si richiudeva per assolvere ai suoi compiti di massaia. La trasformazione nell’impostazione della cucina coinvolge, oggi, non solo il ruolo della donna nella casa, ma anche i rapporti con gli altri membri della famiglia e con ospiti e amici. Più di ogni altro ambiente la cucina ha quindi subito modifiche nel tempo, legate al cambiamento del modo di vivere. Recentemente, risulta molto richiesta la cucina con isola. Acquistarne una è possibile anche per chi non dispone di ampi locali. Prima di affrontare una spesa è bene documentarsi e chiedendosi cosa c’è da sapere.

2/5 – I cinque tipi fondamentali di cucina.

I vari tipi di cucina, si possono ricondurre a cinque fondamentali: in linea, ad angolo, in parallelo, a penisola e a isola.
Nella cucina in linea, maggiormente usata nei locali lunghi e stretti, i pezzi sono disposti su un unica parete, in genere porta e finestra sono una di fronte all’altra, sulle pareti corte, lo spazio libero sulla parete opposta alla cucina serve da passaggio, per non disturbare chi lavora. Questa disposizione costringe a spostamenti più lunghi, per passare da una faccenda a l’altra durante il lavoro. L’illuminazione del piano di lavoro è in relazione alla distanza della finestra.
Nella cucina in parallelo, adottata nei locali più larghi che profondi, i pezzi sono disposti sulle due pareti contrapposte, in questa disposizione le faccende diventano più agevoli, perché la zona di lavoro è più raccolta.
La cucina ad angolo, viene di solito scelta quando si vuole sfruttare l’angolo opposto della stanza, per esempio per l’inserimento di un tavolo.
la cucina a penisola è adottabile quando il locale è di forma all’incirca quadrata e i mobili possono venire disposti su tre lati. Se la finestra si apre sul lato centrale, tutti i piani di lavoro risulteranno bene illuminati. Anche le varie funzioni si svolgeranno nel migliore dei modi, con meno fatica.
La cucina ad isola, in cui piani di lavoro, piani di cottura e lavello sono posti al centro della stanza è tornata recentemente di gran moda.

3/5 – La cucina ad isola

Nella cucina ad isola, i piani di lavoro per la preparazione dei cibi sono posti al centro del locale. Maggiormente usate in locali di una certa ampiezza, le cucine ad isola moderne sono adottabili anche in locali più piccoli, dove ci sia però la possibilità di lasciare abbastanza spazio dietro il piano di lavoro, per aprire agevolmente gli sportelli del forno e degli altri elementi inseriti. La fase di progettazione della cucina con isola è molto importante, in quanto deve prevedere l’attacco dell’acqua con relativo scarico, e quelli di luce e gas. Spesso si sceglie la cucina a induzione, che non necessita di attacco al gas. La cappa aspirante deve essere particolarmente adeguata e anch’essa prevista in fase di progettazione insieme all’impianto della luce che deve arrivare sull’isola, dall’alto.

4/5 – L’altezza del piano di lavoro

Relativamente recenti sono gli studi ergonomici applicati al locale cucina, ai suoi mobili e attrezzature, che hanno influenzato in modo benefico, il mercato e la produzione. Utilizzando infatti le conoscenze anatomiche si è cercato di ottenere la massima efficienza col maggior risparmio di fatica. Nella scelta dell’isola bisogna ponderare bene quali elementi inserirvi, anche in rapporto con gli altri elementi presenti nella cucina, per esempio il frigorifero, il tavolo o altri pensili per riporre servizi e stoviglie che si usano di rado. Tra le regole generali sulla disposizione dei mobili della cucina è bene tenere presente il consiglio di interporre un piano tra cucina e lavello.

5/5 Consigli

  • E’ bene ricordare che risulta più faticoso chinarsi sotto un piano di lavoro che tendere la mano verso un mobile pensile.

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