Come scegliere la legna da ardere nel camino

1/6 – Introduzione

In una fredda giornata invernale, non c’è niente di meglio che riscaldarsi davanti ad un fuoco ardente, ma non tutta la legna da ardere produce gli stessi risultati. Quella di buona qualità, infatti, aiuterà a mantenere più pulito il camino, il quale brucerà la legna in modo più efficiente; in caso contrario, invece, potrebbero verificarsi problemi di fumo, di odore e un rapido accumulo di fuliggine sulle pareti del camino e della canna fumaria. Vediamo allora come scegliere la legna da ardere nel camino.

2/6 Occorrente

  • Legna da ardere
  • Camino

3/6 – Scegliere il legno stagionato

Tutta la legna da ardere contiene acqua. Il legno appena tagliato può contenere fino al 45% di acqua, mentre quello ben stagionato ha generalmente un contenuto di umidità che si aggira intorno al 20-25%. La legna da ardere ben stagionata è più facile da avviare, produce più calore e brucia in modo più pulito. La cosa importante da ricordare è che non devono esserci tracce di acqua prima che la legna brucerà, pertanto se quest’ultima viene tagliata da 6 mesi ad un anno prima, e se correttamente conservata all’aperto, il sole e il vento la renderanno ideale per questo scopo. Se si tenta di bruciare della legna fresca, il calore prodotto dalla combustione dovrà asciugare il legno prima che bruci, consumando una grande percentuale di energia disponibile nel processo. Ciò si traduce in meno calore in casa e un accumulo di acqua acida nel camino.

4/6 – Scegliere il legno duro

Gli alberi hanno densità diverse e sono generalmente divisi in legni duri e teneri: il legno duro pesa circa il doppio di quello tenero e impiega circa il doppio del tempo per bruciare, per cui emette potenzialmente il doppio di calore. Uno dei motivi per cui i legni duri emanano molto più calore dei legni teneri è perché i tronchi densi producono carbone a lunga combustione, che è un’eccellente fonte di calore. A tal proposito, la migliore legna da ardere proviene dai tronchi degli alberi di quercia, corniolo, conifera, acero, betulla e ciliegio.

5/6 – Scegliere il legno resinoso

Il legno resinoso si accende molto rapidamente ed è ottimo soprattutto per l’avviamento; inoltre, brucia abbastanza rapidamente ed in maniera pulita in quanto produce pochissimi carboni che continuano ad emanare calore anche dopo che la fiamma si è spenta. Ma oltre a tutto ciò, un recente studio ha dimostrato che i legni resinosi producono meno fuliggine e creosoto rispetto ad altri tipi di legno, facilitando così anche la pulizia e la manutenzione del camino. Si tratta, tutto sommato di una tipologia di legno adatta specialmente per soddisfare esigenze di riscaldamento di ambienti grandi situati in zone particolarmente fredde.

6/6 Consigli

  • Affidarsi ad un rivenditore competente

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