Come scegliere il colore per uno studio

1/6 – Introduzione

La stanza studio è il luogo dell’apprendimento, della creatività e della professione. Questa particolare stanza,all’interno di una casa o di un ufficio, necessita di un arredo pulito, lineare e consono alla concentrazione. Ed anche i colori sono importanti. La scelta di un colore col quale dipingere e caratterizzare un ambiente, dev’essere sempre ponderata perché sia affine con il luogo d’uso e i propri gusti. Potrebbe accadere che il colore scelto da noi non piaccia ad altri, o che non sia adeguato alla stanza in questione. Questa guida può essere d’aiuto su come scegliere il colore per uno studio, adatto delle sue funzioni e abbinato, e correlato, agli arredi. I seguenti passaggi e degli utili suggerimenti in merito, potrebbero sicuramente facilitare questa decisione, anche a seconda della destinazione d’uso (privato o pubblico) dello studio.

2/6 – Colore per uno studio personale

Per lo studio, inteso come locale situato all’interno di un abitazione privata, e destinato ad un uso strettamente personale, è consigliabile scegliere tra i propri colori preferiti, che siano d’ispirazione o di appagamento. In questo caso lo studio è il posto in cui studiare, lavorare, riflettere, ideare, creare. O, perché no, leggere un libro o vedere un film senza essere disturbati ed interrotti. Nel creare un ambiente confortevole dove rilassarsi o lavorare, i colori più appropriati sono quelli dalle tonalità in pastello. L’azzurro ed il verde sono i più indicati: il primo perché favorisce la creatività e lo svago, il secondo regala un senso di pace e tranquillità. Una certa attenzione va puntata anche sul tipo e sul colore degli arredi presenti, o meno, nello studio, poiché colore delle pareti dev’essere abbinato ai mobili, che siano di legno o diversi materiali. In vista di un acquisto, è consigliabile optare per mobili chiari, meglio se bianchi, che abbiano accessori o parte degli arredi metallici. È consigliabile non riempire lo studio di quadri, poster o altri suppellettili che riempiono le pareti e non lasciano spazio al colore ed opprimono l’ambiente.

3/6 – Colore per uno studio professionale

Per uno studio con una funzione professionale, sia all’interno di un’abitazione privata che in un altro edificio, i colori cambiano. Lo studio, in quanto anche ufficio, diventa, così, il luogo di lavoro, che prevede incontri con clienti e con i colleghi, quindi esposto al pubblico e non più privato. Il colore più appropriato per uno studio ambulatoriale è senza dubbio il bianco. Questo colore trasmette maggiormente un senso di pulizia e di ordine. Inoltre il bianco il è colore che falsa la realtà. Condizione importante, ad esempio, se si tratta di un dermatologo. Il medico specialista, molto spesso, valuta una malattia anche a seconda del colore di alcune zone della nostra pelle. Il bianco, il grigio e il beige sono adatti anche per uffici amministrativi. Per gli studi legali il colore più appropriato è il blu che trasmette sicurezza e autorevolezza. Il verde, è il colore dello studio di un’analista o psicologo. L’avorio è una tinta neutra ed elegante, per cui adatta ad ogni tipo di studio. Per lo studio di un professionista come un designer, un grafico o un consulente, i colori da scegliere sono principalmente il giallo, che conferisce vitalità ed ottimismo, e l’arancione, che trasmette energia e voglia di fare. Basta solo evitare tinte troppo forti e inappropriate. Il consiglio, in qualunque caso, è di smorzare questi colori abbinandoli ad altre nuance più neutre, come il bianco o il grigio, alternando i colori alle pareti, o introducendo delle carte da parati o pannelli a personalizzare l’ambiente. Lo stesso discorso vale per eventuali sale d’attesa.

4/6 – Colori da evitare

I colori da evitare per uno studio, sia privato che professionale, sono il nero o il viola, i colori molto cupi o dalle tonalità troppo accese. Evitare, comunque, di miscelare più di due colori nella stanza, a meno che non si tratti di un parato con delle fantasie. Tuttavia i colori forti non sono da escludere del tutto. Si possono usare per smorzare degli ambienti dipinti con colori neutri, magari su un pilastro, o su una singola parete. Con i giusti dosaggi e accostamenti, possono essere usati in ambienti specifici, ad esempio, negli studi per malattie infantili o di psicomotricità, ovvero quegli ambienti destinati ad ospitare ed accogliere bambini. In questi studi, i bambini vengono stimolati a livello comportamentale e psicologico – mentale mentre vengono occupati in attività ludiche. I colori accesi sono stimolanti e trasformano lo studio medico in un luogo di gioco. In conclusione la scelta del colore per uno studio è molto vasta e va adeguata di volta in volta, caso per caso. Evitare di farsi influenzare dalle mode del momento. Non esistono regole uniche se non quella del buonsenso. Scegliere il colore giusto per uno studio dipende molto dalla propria visione del mondo, dal proprio gusto, e da come ci si vuol sentire all’interno di quella stanza.

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6/6 Consigli

  • Affidarsi alla cromoterapia per scegliere il colore dello studio a seconda del suo contesto.
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