Come ristrutturare un fienile

1/6 – Introduzione

Il fienile è un immobile rustico che nel mondo agricolo viene utilizzato per ammassare e conservare il fieno. In questa struttura il prodotto completa la sua maturazione, per essere poi utilizzato come foraggio per gli animali. Di fondamentale importanza è mantenerlo in buone condizioni strutturali ed igieniche specie se si vuole adibirlo ad uso abitativo, per cui è necessario intervenire con dei restauri appropriati. A tale proposito, ecco una guida con alcuni consigli su come ristrutturare un fienile.

2/6 Occorrente

  • Laterizi vari
  • Vernici
  • Cartongesso

3/6 – Verificare le condizioni del fienile

In questo settore sono maggiormente impegnati la bioedilizia e la bioarchitettura a cui si può affidare il progetto di riconversione. Prima però bisogna verificare le condizioni del fienile e se la ristrutturazione è fattibile. È opportuno rivolgersi all’ufficio tecnico del comune di competenza, per sapere se occorrono dei permessi o se esiste qualche divieto. Successivamente è necessario convocare un ingegnere per far valutare lo stato della costruzione interna, e verificare se ci sono degli interventi statici da adottare.

4/6 – Ricavare due livelli

Dopo aver fatto gli accertamenti tecnici, bisogna stabilire come si vuole trasformare il fienile e la sua destinazione d’uso. È consigliabile annotare le proprie idee su un foglio. Successivamente è necessario recarsi da un tecnico per predisporre il progetto da presentare al comune per ottenere la licenza di ristrutturazione. Questi fienili spesso hanno solo un piano ma sono molto alti, per cui è possibile ricavare due livelli magari da adibire ad uso abitativo come ad esempio uno per una zona living ed un altro per la notte. Inoltre, si deve rilevare la presenza di impianti idrici ed elettrici adeguati; se essi non ci sono vanno considerati nel progetto. Un’idea può essere quella di installare pannelli fotovoltaici che si integrano all’impianto di riscaldamento. Fra le scelte bisogna prendere in considerazione l’impiego di materiali ecocompatibili, che mantengono inalterato l’aspetto rustico originale della struttura.

5/6 – Restaurare il tetto

Per ristrutturare un fienile a parte i suddetti impianti fotovoltaici, anche il rifacimento di alcuni componenti richiedono una certa spesa. Infatti tra questi vanno presi in considerazione il restauro totale o parziale del tetto, della pavimentazione e di altre strutture portanti come ad esempio architravi, volte o muri portanti. Una volta ottimizzato ciò, per la decorazione degli interni l’opzione più idonea può essere quella di lasciare l’ambiente in stile rustico quindi con travi a vista, il ripristino di mattoni e di pietre. In alternativa si può rendere il tutto più dinamico, intervenendo con tecniche di restauro dalle linee decisamente più moderne senza tuttavia rinunciare a decorazioni appropriate al contesto.

6/6 – Rifinire le pareti con l’effetto spugna

In un fienile da ristrutturare in sostituzione dei suddetti mattoni o pietre a vista, si può dunque optare anche per degli intonaci ex novo da rifinire poi con delle vernici adottando svariate tecniche di posa. Una di quelle maggiormente indicate è senza alcun dubbio l’effetto spugna, che regala una finitura adeguata al contesto specie se il fienile si intende arredarlo con mobili in arte povera. A margine va sottolineato che in presenza di pareti particolarmente danneggiate e quindi impossibili da intonacare, si può optare anche per dei pannelli in cartongesso che tra l’altro svolgono una buona funzione fonoassorbente.

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