Come riconoscere un mobile di ebano

1/6 – Introduzione

L’Ebano è quel legno di dura consistenza, pregiatissimo e di colore nero o scuro, usato per creare mobili, sculture ed intagli oltre a stipetteria, impiallacciature e manici di coltello. È composto da una grana finissima che lo rende pesante e il suo colore scuro deriva dalla deposizione di tannini, anche se esistono altri tipi di ebano dal colore verde o rosso o grigio. Ma i mobili in ebano sono rarissimi e potrebbero venir scambiati con mobili in legno di pero o di sicomoro. Ecco perché è così importante saperlo riconoscere e come fare quindi per non sbagliare.

2/6 Occorrente

  • Occorre osservare bene tutto l’oggetto in ebano

3/6 – La distinzione

Come fare per distinguere un mobile in vero ebano?
Diventa importante osservare per bene le sue caratteristiche principali. Proveniente dalla fascia tropico equatoriale dell’Asia o dalle savane dell’Africa Orientale l’ebano ha un aspetto nero o nero-rossastro, tessitura fine, con fibre prevalentemente dritte. La durezza di questo legno è elevatissima ed è resistente agli urti. I vari pezzi da utilizzare per una creazione vengono uniti solo da collanti. Infatti non ci saranno chiodi e viti in un vero mobile in ebano. Viene alla fine rifinito a cera.

4/6 – Il materiale

Primi fra tutti furono gli egizi e i romani a trattarlo come un legno prezioso per oggetti di grande valore. Gli olandesi iniziarono poi ad utilizzare l’ebano per scrigni e cofanetti intarsiati. E nella nostra Italia arrivò con l’ebanista forse più famoso, Giuseppe Maggiolini, maestro d’intarsio alla corte degli Asburgo e di Napoleone. Anche Giuseppe Maria Bonzanigo fu un grande ebanista, ma alla corte dei Savoia. L’ebano ormai aveva conquistato tutta Europa, dato che era ed è una delle essenze più pregiate e di alto costo.

5/6 – Le tipologie

Varie tipologie di ebano
La specie tipica più pregiata è il D. Ebenum Koen dell’India: durissimo, compatto, non elastico, nerissimo a causa di una sostanza nera derivata dall’umificazione della gomma che riempie i vasi. Oppure l’ebano calamandra, o del Coromandel, dal colore bruno intenso con venature regolari e nere, poi magari il black persimmon o chapote che è bruno con striature più scure, dell’America Settentrionale. Esiste anche l’ebano bianco delle isole Mascarene che presenta striature bianche su fondo nero; o addirittura l’ebano verde delle Indie Occidentali. Infatti secondo i paesi di provenienza questo legno può variare alquanto per colorito e qualità tecniche. In effetti esistono anche ebani africani, per esempio quello di Zanzibar e del Senegal. L’ebano è noto anche con i nomi commerciali come l’ebano di Mumbai o l’ebano di Ceylon.

6/6 Consigli

  • L’ebano non assorbe molta umidità, quindi se ben curato potrà durare a lungo e in perfette condizioni

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