Come Realizzare Una Demolizione Di Parete Non Portante

1/5 – Introduzione

Quante volte avete immaginato di demolire una parete interna della vostra casa o di spostarla, per rendere più spazioso un ambiente o più fruibili gli spazi? Pensiamo ad esempio agli appartamenti costruiti negli anni ’60-’70, in cui cucine e soggiorno erano tenuti rigorosamente separati, e come oggi invece molte famiglie desiderano di avere un unico ambiente in cui condividere tutte le attività giornaliere: come cucinare, mangiare, guardare la tv, eccetera. In queste situazioni capita spesso di valutare la demolizione della parete che divide il soggiorno dalla cugina, per adattare l’appartamento alle esigenze di vita odierne. Si potrebbe verificare anche il caso di voler allargare una stanza, anche a svantaggio di un’altra, e che quindi si valuti di demolire una parete esistente e di ricostruirla in un’altra posizione. Apparentemente le operazioni di semplice demolizione di una parete interna, o di demolizione con costruzione di un’altra posizione, sembrerebbero banali, tanto da indurre a pensare di non dover effettuare troppe valutazioni: sia dal punto di vista puramente operativo, che dal punto di vista burocratico. In realtà in questi casi è sempre bene affidarsi ad un tecnico di fiducia. In questa guida vi spiegherò come realizzare una demolizione di parete non portante.

2/5 Occorrente

  • Palanchino
  • Sega
  • Intonaco
  • Cartongesso
  • Scalpello a lama larga
  • Mazzuolo

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La prima verifica che il tecnico effettuerà è quella statistica. Sarà necessario un sopralluogo, in cui egli rileverà se la parete che intendete modificare è portante, oppure un semplice tramezzo. In genere, quando la parete possiede uno spessore di circa dieci centimetri e suona a vuoto battendoci contro il pungo, è altamente probabile che si tratti di una parete non portante, costruita con elementi forati. Se invece lo spessore comincia ad essere di quindici centimetri o più, e battendoci contro di sente un rumore sordo, è probabile che si tratti di un muro portante, costruito con mattoni pieni o addirittura in cemento armato. Iniziate rimuovendo gli zoccoli battiscopa dai due lati della parete e le altre eventuali cornici: è consigliabile conservarli per riparazioni o usi futuri. Le prese e gli interruttori attaccati alla parete devono essere isolati e i cavi relativi devono essere riposizionati prima di iniziare i lavori. Con il martello a penna biforcuta o con il palanchino, liberate il rivestimento in incannucciata, intonaco o in cartongesso, dallo scheletro della parete. Completata la rimozione del rivestimento, togliete i montanti.

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Successivamente eliminate con l’aiuto del martello i rinforzi inchiodati tra i montanti, poi i montanti stessi, se inchiodati alle traverse inferiore e superiore. Se invece sono tenuti in posizione con giunti a canale o a tenone, segate tenendo la sega leggermente inclinata, per evitare il blocco della lama. Se taglierete vicino ai giunti, otterrete elementi di lunghezza adatti a usi futuri. Facendo leva, liberate le traverse superiori e inferiori dei travetti del solaio e dal pavimento. Se i montanti terminali sono fissati alle pareti, rimuovete col palanchino.

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Rifinite l’intonaco del soffitto e delle pareti, se necessario, posando sottili strisce di cartongesso. Se i pavimenti non sono continui, chiudete il vuoto tra i due, con tavole di legno duro. Abitualmente, le pareti divisorie sono costruite con elementi leggeri di grandi dimensioni quali blocchi di laterizio forati o di calcestruzzo. Effettuate la demolizione, tagliando con scalpello a lama larga e mazzuolo i giunti di malta e rimuovete i singoli blocchi a partire dall’alto.

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