Come pulire le ringhiere in modo naturale

1/6 – Introduzione

Negli ultimi anni il mondo del green, del biologico e una sensibilità particolare verso l’ambiente stanno delineando cambiamenti significativi, in ogni famiglia. Per questo motivo sempre più spesso, molte persone preferiscono pulire i propri appartamenti in modo naturale senza ricorrere all’aiuto di prodotti chimici che a volte danneggiano e inquinano in modo eccessivo. Le ringhiere costituiscono un capitolo a parte, in quanto la loro pulizia si diversifica in base al materiale di cui sono composte e non c’è una regola universale per pulirle in modo ottimale, ma ci sono degli accorgimenti che si possono adottare caso per caso. Nella guida che segue, qualche consiglio per l’appunto su come pulire le ringhiere in modo naturale.

2/6 Occorrente

  • Acqua tiepida
  • Aceto
  • Limone
  • Olio d’oliva
  • Cotone
  • Panno in microfibra
  • Spazzola dalle setole semi-dure
  • Bicarbonato
  • Strofinaccio di cotone asciutto
  • Sapone di Marsiglia

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Per combattere lo sporco delle ringhiere, siano esse in legno, in ferro, in acciaio o in cemento, prima di tutto occorre spazzare via il più grosso della polvere che il vento genera continuamente andando a depositare sulle balaustre acari, polveri sottili e altri invisibili agenti patogeni che vanno a macchiare i terrazzi. Per fare questo si possono utilizzare due modi: l’aspirapolvere che permette di cambiare le testine (in questo caso basta utilizzare quelle più piccole tra una grata e l’altra accuratamente) e la più tradizionale ramazza, ossia la scopa che usano gli spazzini, composta di più strati alternati che consentono di non far depositare la polvere (come in quelle tradizionali), ma di rimuoverla.

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Una volta eliminato il più grosso della polvere dalle ringhiere, si può procedere in modo più specifico andando ad utilizzare i prodotti naturali. Nel caso in cui si tratti di una ringhiera in ferro battuto (la più comune), basta utilizzare una soluzione di acqua tiepida, aceto e limone, andando a strofinare le superfici con un panno in microfibra. Per rifinire la lucidatura, basta mettere qualche goccia di olio d’oliva in un batuffolo di cotone e passarlo in modo uniforme. Se invece si tratta di una ringhiera in cemento, non va bene nessun panno ma semmai una spazzola composta di setole semi-dure, da utilizzare energicamente insieme a del bicarbonato. In questo caso non occorre ripassare ulteriormente per la lucidatura, il cemento è un materiale più complesso.

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Se si tratta invece di ringhiere composte di alluminio, è sufficiente utilizzare una soluzione di acqua tiepida e sapone di Marsiglia, questa va applicata con un panno umido in modo omogeneo. Stesso discorso vale anche per le ringhiere in plastica. In entrambi i casi, al termine dell’operazione, per un’asciugatura senza macchie basta passare uno strofinaccio di cotone asciutto. Per le ringhiere in legno invece, il discorso è più delicato: si utilizza della carta vetrata e a volte anche una smerigliatrice, in generale comunque occorrono dei prodotti più specifici.

6/6 Consigli

  • Strofinate in modo energetico per la pulizia e in modo più dolce per la lucidatura successiva.
  • Scegliete del cotone di una buona marca.
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