Come pulire le padelle e le pentole annerite

1/8 – Introduzione

A volte per negligenza, a volte per dimenticanza, capita che pentole e padelle si anneriscano in maniera apparentemente irreversibile. A meno che non siano carbonizzate, smacchiarle e ridar loro la brillantezza originaria è fortunatamente possibile. Basta identificare la causa di tanto sporco e procedere così in maniera mirata fino a farle tornare nuove, o quasi. La maggior parte delle volte il fondo annerito è causato da incrostazioni dovute al calore: quando ci si dimentica di girare frequentemente le patate, le verdure e i deliziosi bocconcini di carne che stiamo rosolando in padella, il cibo tende ad attaccarsi e a bruciarsi al punto tale da diventare un tutt’uno col metallo. Quando capita questo, neanche la lavastoviglie è in grado di fare miracoli: bisogna armarsi di pazienza, rimboccarsi le maniche e rassegnarsi all’idea che occorra tanto, ma proprio tanto, olio di gomito. Non ci resta che scoprire a questo punto come pulire le padelle e le pentole annerite con l’ausilio di un prodotto naturale.

2/8 Occorrente

  • 6 cucchiai di bicarbonato
  • 4 cucchiai di acqua ossigenata al 3%
  • Spugna per i piatti
  • Aceto
  • Acqua

3/8 – Procurati bicarbonato e acqua ossigenata

La preparazione del prodotto naturale che ci servirà a pulire le nostre pentole e padelle annerite è semplicissimo da realizzare: occorreranno infatti pochi ingredienti che quasi certamente potremo reperire nella nostra dispensa. Servono 4 cucchiai di acqua ossigenata al 3% e 6 cucchiai di bicarbonato di sodio. Rispettare le dosi è fondamentale: trattandosi di un prodotto che è frutto di una ben precisa reazione chimica, anche solo una punta in più di bicarbonato o di acqua ossigenata potrebbe alterare il risultato finale rendendo il composto incapace di trattare adeguatamente le incrostazioni che vogliamo sciogliere. Gli ingredienti dovranno essere mescolati per circa 5/6 minuti. Al termine di questo passaggio potremo versare il tutto in un contenitore sufficientemente capiente da contenere il composto ottenuto: non essendoci limitazioni a livello di forma o materiale, lo si può scegliere in plastica ma anche in alluminio, vetro e acciaio.

4/8 – Applica il composto servendoti di una spugna

La pasta ottenuta dalla miscela di bicarbonato di sodio e acqua ossigenata al 3% avrà una consistenza molto densa ed omogenea. Per stenderla al meglio sul fondo della padella o della pentola annerita avremo bisogno, quindi, di una comune spugna per i piatti. Sarà sufficiente picchiettarla all’interno del contenitore per prelevare un po’ di prodotto e depositarlo, successivamente, sulle zone interessate. Effettuando dei movimenti circolari ci renderemo immediatamente conto di come lo sporco venga via gradatamente. Insistendo lo elimineremo del tutto restituendo alla nostra pentola che sembrava ormai persa il suo splendore originario.

5/8 – Lascia in posa per una notte per lo sporco più tenace

Nel caso in cui le incrostazioni siano particolarmente radicate e difficili da rimuovere, la pasta a base di acqua ossigenata e bicarbonato potrà essere lasciata in posa per una notte intera. La mattina successiva potremo poi procedere, come già illustrato, a stenderla in maniera uniforme su pentole e padelle effettuando gli appositi movimenti circolari. Una volta ultimato il trattamento, lavare le stoviglie per bene sarà fondamentale per rimuovere completamente ogni residuo di pasta. A quel punto la magia si sarà compiuta: pentole e padelle saranno come nuove, finalmente libere da quelle tanto temute incrostazioni. Uno sforzo davvero irrisorio, dunque, se paragonato al risultato che si ottiene con una spesa peraltro minima. Per quanto riguarda le dosi, è bene sottolineare che con quelle indicate in precedenza si riesce a completare il lavaggio di diverse pentole, ma rispettando le proporzioni e aumentando le quantità di prodotto otterremo una pasta sufficiente a sgrassare e disincrostare molte più stoviglie.

6/8 – Prova a sgrassare le stoviglie con aceto e bicarbonato

C’è un altro metodo ancora che se messo correttamente in pratica permette di far risplendere in quattro e quattr’otto anche le pentole che sembrano più rovinate. Anche in questo caso ci servirà del bicarbonato di sodio, due cucchiai, mentre non avremo bisogno dell’acqua ossigenata. Ci serviranno piuttosto una tazza di aceto, una di acqua e una spugnetta provvista di un lato abrasivo. Iniziamo riempiendo la pentola con l’acqua e l’aceto; portiamo ad ebollizione e togliamola dal fuoco per aggiungere, tempestivamente, il bicarbonato di sodio. Il composto inizierà a “frizzare” e a quel punto, muniti di spugnetta, potremo strofinare la parte annerita della nostra pentola dopo averla completamente svuotata. Il risultato sarà incredibilmente soddisfacente: con due soli ingredienti di uso comune avremo ridato nuova vita a delle stoviglie che sembravano destinate a finire nel contenitore dei metalli. Dopodiché potremo procedere ad un comune lavaggio a base di sapone per i piatti da effettuare, a seconda di cosa si preferisce, a mano o in lavastoviglie. Anche in questo caso saltare questo passaggio è proibito: ogni minimo residuo di questo potente composto chimico a base di aceto e bicarbonato potrebbe difatti essere potenzialmente nocivo.

7/8 Guarda il video

https://www.youtube.com/watch?v=YXKcfi5ZUGE

8/8 Consigli

  • Non apportare modifiche alle dosi degli ingredienti richiesti
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