Come Pulire Le Ossa Per Collezioni Di Anatomia Animale

1/8 – Introduzione

La tassidermia è la tecnica della conservazione della livrea e delle ossa degli animali, spesso nota col nome volgare di impagliatura. Con questa pratica è possibile conservare la forma e la consistenza del manto degli animali, oppure ripulirne le ossa, eliminando tutte le parti che si decomporrebbero, portandole ad uno stato di conservabilità, adatto per esempio per la ricostruzione dello scheletro per esposizioni museali, per uso didattico o anche semplicemente come decorazione. Con questa guida vedremo come pulire le ossa per collezioni di anatomia animale, usando appositi strumenti e prodotti chimici, per chi è bene essere preparati.

2/8 Occorrente

  • Pentola grande per bollire
  • Soda caustica
  • Acqua ossigenata 100 volumi
  • Spugna
  • Temperino
  • Coltelli da macellaio
  • Bisturi
  • Vernice trasparente

3/8 – Preparare le ossa

Le ossa, nella migliore delle ipotesi vanno semplicemente ripulite dai residui di tendini e carne, ma più spesso si deve partire direttamente dall’animale morto completo. Per prima ossa si deve scuoiare la bestia defunta, prestando il grado di attenzione necessario in caso si volesse conservarne la pelle, e togliere tutta la carne usando coltelli da macelleria affilati, o meglio ancora dei bisturi. Una volta rimossi i muscoli e gli organi, sulle ossa resta una guaina piuttosto coriacea detta periostio. Se l’animale è una carogna, trovata in natura, invece, la soluzione ottimale è quella di seppellirla sotto un cumulo di sassi piuttosto pesanti, proteggendola con assi di legno per evitare che gli animali spazzini di grandi dimensioni rompano le ossa e lasciare che vermi e formiche facciano il lavoro al posto nostro.

4/8 – Eliminare i residui

Una volta che le ossa siano state spolpate per bene si deve passare all’eliminazione delle membrane e delle parti deperibili. Per questa operazione serve un pentolone capiente, della soda caustica e un po’ di tempo, perché le ossa devono essere bollite. L’operazione può durare alcune ore, a seconda delle condizioni, e si deve rimuovere la schiuma nauseante che si forma in superficie, che è costituita dai lipidi sciolti dalla soda. Una volta che l’osso non butti più fuori materia, si può procedere al risciacquo, dopo aver fatto freddare il pentolone e alla spazzolatura con una spugnetta in acciaio. In questa fase si devono usare i guanti per prodotti chimici e agire con un po’ di cautela per non rigare la superficie dell’osso.

5/8 – Eliminare i tendini

L’operazione di bollitura nella soda dovrebbe aver ammorbidito abbastanza i tendini e i loro punti di inserzione, ma serviranno pinze a becco retto per strapparle via. Se l’osso è piccolo, è meglio scalzarle con un temperino, prestando parecchia attenzione a non spezzare l’osso, e ci si può aiutare con una spazzola in metallo, sempre preferendo un lavoro lungo e preciso ad uno breve ma che lascia residui e danneggia il campione. L’osso così ripulito non sarà però probabilmente presentabile, ma pieno di macchie e incrostazioni.

6/8 – Usare l’acqua ossigenata

La superficie dell’osso sarà piena di macchie e altri residui, quindi deve essere ripulita con una spugnetta dura per i piatti usando acqua ossigenata ad alti volumi, come quella usata per schiarire i capelli. Si deve prestare attenzione a non lasciar agire per troppo tempo l’acqua, ma al tempo stesso evitare che restino macchie antiestetiche, Un osso candido fa sempre la sua bella figura in una collezione anatomica. Se stiamo lavorando su di un teschio accertiamoci che non siano rimasti residui all’interno, perché anche se contaminati dalle sostanze chimiche prima o poi attireranno dei parassiti. Le corna invece devono essere rimosse e trattate a parte con un procedimento simile, ma con una cura maggiore perché sono più sensibili all’attacco delle sostanze chimiche.

7/8 – Rifinire le ossa

Le ossa vanno a questo punto rifinite e lucidate. Si può usare uno spazzolino da denti o a setole moto dure ed una soluzione di bicarbonato di calcio per lucidare la superficie. Una volta che l’osso sia diventato abbastanza lucido sarà sufficiente trattarlo con una vernice trasparente spray per dargli la lucentezza ideale e poterli montare sul supporto da mettere nella teca della nostra collezione.

8/8 Consigli

  • Utilizza dei guanti per prodotti chimici
  • Proteggi gli occhi dagli schizzi della soda caustica

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