Come pulire il sifone di un lavandino

1/6 – Introduzione

Niente di peggio che un lavello che manda un odore cattivo perché il sifone è pieno di acqua sporca e chi sa cos’altro. Prima che il tubo di scarico si intasi e si debba smontarlo o peggio chiamare un idraulico, si può eliminare il problema con poche mosse mirate, fra cui la pulizia del sifone. Questo è un collo d’oca in cui si depositano le parti solide contenute nell’acqua di scolo del lavandino ed è dotato di un meccanismo di apertura stagno piuttosto semplice da usare e che permette di rimuovere dal suo interno eventuali depositi o oggetti che possono essere caduti nello scarico. Con questa breve guida vedremo come pulire il sifone di un lavandino, un’operazione elementare ma che io può farci risparmiare parecchio.

2/6 Occorrente

  • Guanti
  • Straccio
  • Secchio, o bacinella
  • Scovolino o un cacciavite

3/6 – Prepararsi alla pulizia

Per affrontare la pulizia del sifone di un lavandino bastano poche precauzioni e semplici operazioni. Bisogna per prima cosa indossare un paio di guanti di gomma perché l’acqua che ristagna nel tubo ha sempre un odore terribile ed una carica batterica sorprendente, ed assicurarsi di aver chiuso completamente il rubinetto dell’acqua. Individuare dunque il sifone sotto il lavandino, che di solito è il tratto di tubo a forma di “U”, e fare un po’ di spazio per lavorare spostando tutti gli oggetti che possono darci fastidio in uno spazio tanto angusto. Bisogna ricoprire il lavandino, ed il rubinetto, con un cencio e posizionare un secchio o una bacinella abbastanza ampi sotto il sifone, così da raccogliere l’acqua ed i detriti, evitando che finiscano sul pavimento allagando tutta la stanza.

4/6 – Aprire il sifone

Dopo aver preparato la zona in cui lavorare, bisogna individuare i grossi dadi di fissaggio che solitamente sono un paio e che si trovano su ciascun lato del sifone. Uno si trova sul tubo verticale proveniente dal lavandino e l’altro sul tubo orizzontale che entra nella parete. Utilizzando una chiave inglese, un pappagallo o delle pinze, dobbiamo allenare i dadi di mezzo giro in senso antiorario per poi proseguire a mano per poter estrarre il sifone. Se quest’ultimo è di metallo è una buna idea quella di avvolgere un po’ di nastro adesivo sulle branche della pinza così da non danneggiarne la cromatura. I sifoni di plastica, invece, portano di solito dei dadi che possono essere facilmente svitati anche a mano con un minimo di sforzo, magari dopo aver fatto colare nella filettatura un po’ di aceto per sciogliere le eventuali incrostazioni. Per evitare che i cattivi odori provenienti dalle fognature invadano la casa, è consigliabile otturare il tubo che va nel muro con un asciugamani o un bel pezzo di carta assorbente durante le operazioni.

5/6 – Smontare il sifone

Abbassare dunque con un po’ di cautela il sifone del lavandino, lasciar cadere l’acqua (ed i detriti) nella bacinella e, subito dopo, utilizzando uno scovolino o un cacciavite, rimuovere eventuali residui rimasti bloccati nel tubo. È anche una buona idea lavare il sifone con acqua ed aceto e strofinarlo con una spazzola per bottiglie, così da eliminare eventuali accumuli di sporcizia sulle pareti del tubo che inevitabilmente sono la sede preferita per i batteri responsabili del cattivo odore. Completate queste operazioni, si può togliere lo straccio dal tubo, mettere nuovamente il sifone al suo posto e serrare i dadi di fissaggio, facendo attenzione a seguire correttamente la filettatura per non rovinarla.

6/6 Consigli

  • Cercate di fare le cose con calma e seguite attentamente ogni passo della guida.
  • Prestate sempre la massima attenzione durante le operazioni: potreste farvi male.
  • Mettete un po’ di degergente nel secchiello percoprire almeno in parte glli odori pessimi che ne escono

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