Come pulire gli utensili da cucina in acciaio inossidabile

1/7 – Introduzione

Uno dei materiali maggiormente diffusi nelle nostre cucine è l’acciaio inox. Due sono i principali motivi di questa enorme diffusione: la sua grande resistenza nel tempo, e la bellezza delle sue finiture lucide e caratteristiche. Questo materiale altro non è che una lega composta da ferro e carbonio, in modo particolare per gli usi che sono stati elencati prima, viene definito inox, ovvero inossidabile, perché questo materiale stando esposto all’acqua e all’aria non arrugginisce, quindi si può definire eterno. Il rivestimento cromato può essere danneggiato dalla sporcizia e da altri agenti contaminanti, pertanto è fondamentale tenere pulito l’acciaio inox. Bastano pochi accorgimenti e prodotti che si hanno facilmente a disposizione, per ottenere buoni risultati. Vediamo quindi come pulire gli utensili da cucina in acciaio inossidabile.

2/7 Occorrente

  • Acqua
  • detergente per piatti
  • aceto
  • bicarbonato
  • farina di mais

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L’acciaio inossidabile non rimane macchiato facilmente, ma è sempre meglio pulire velocemente ogni residuo indesiderato. L’acciaio inossidabile non rimane macchiato facilmente, ma è sempre meglio pulire velocemente ogni residuo indesiderato. È pur sempre possibile pulire l’acciaio anche quando la macchia si è fissata sulla superficie, ma richiede più lavoro e detergenti più aggressivi che possono potenzialmente danneggiare o graffiare il metallo. La pulizia quotidiana dell’acciaio può essere fatta con semplice acqua calda e un po’ di detersivo neutro, come quello che usiamo per i piatti, meglio se diluito, sfregando con una spugna morbida le parti incrostate. È opportuno non eccedere nell’utilizzo del prodotto per non incorrere nel rischio di rovinare l’acciaio, essendo un materiale piuttosto delicato.

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Al termine del lavaggio, si passerà alla sciacquatura e all’immediata asciugatura con panno di cotone morbido, per evitare che si formino macchie biancastre di calcare e che l’acciaio diventi in poco tempo opaco. Nei casi in cui sulle pentole da lavare sia presente internamente un cerchio di calcare, conseguenza di bolliture prolungate, basterà strofinare la superficie macchiata con uno straccetto imbevuto di aceto o di alcool denaturato. I residui di calcare scompariranno facilmente e potrete procedere al normale lavaggio e all’immancabile asciugatura.

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Per pulire il fondo esterno delle pentole macchiate dal fuoco, occorrerà strofinare ripetutamente una paglietta saponata a maglie finissime, oppure un impiastro di bicarbonato sfregato con l’ausilio di un tappo di sughero. I residui di cibo bruciato si eliminano con acqua bollente e un cucchiaino di bicarbonato lasciato agire per qualche minuto, mentre per togliere i pezzettini di alimenti rimasti attaccati sulle pareti, occorre riempire la pentola con acqua e detersivo e mettere a scaldare il miscuglio a fuoco basso. In lavastoviglie una pallina di carta d’alluminio, posta nel cestello delle posate o in prossimità delle pentole, provoca uno scambio di ioni tra acciaio e alluminio che dona lucentezza alle stoviglie.

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Per le grandi superfici come lavelli e piani di cottura, per pulire e lucidare l’acciaio si può spruzzare acqua calda e aceto o succo di limone, oppure si può strofinare della farina gialla mista ad alcune gocce di ammoniaca che sgrassano perfettamente. Sulle incrostazioni del piano di cottura, è preferibile non passare la paglietta d’acciaio se si vogliono evitare rigature: bisognerà, invece, lasciare agire del detersivo per piatti misto ad acqua calda e poi sciacquare e asciugare con cura. Per pulire e far brillare le cappe aspiranti un buon metodo consiste nel far bollire dell’aceto: i vapori salendo effettueranno naturalmente una prima pulitura. Successivamente occorrerà strofinare gli spazi con l’aceto bollente, risciacquare e, infine, asciugare.

7/7 Consigli

  • Evitare di usare pagliette per non rigare le superfici.

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