Come dividere la cameretta in due parti

1/7 – Introduzione

Molto spesso, specie se si vive in una casa piccola, ad un certo punto nasce l’esigenza di una camera in più. I figli crescono e reclamano la propria privacy, oppure esigenze lavorative fanno sorgere la necessità di disporre di uno studio, dove lavorare in maniera professionale e persino accogliere degli eventuali clienti. Quando però la camera in più proprio non c’è, l’idea di dividere in due parti una stanza, magari proprio la cameretta, è lì a portata di mano, ma non sempre è così facile. Vediamo allora quali passaggi seguire per analizzare la situazione ed, infine, come realizzare al meglio la nostra idea.

2/7 Occorrente

  • Pianta della stanza
  • Fogli lucidi trasparenti
  • Pennarello per lucidi
  • Metro da muratore (in legno o a nastro)
  • Muratura (in mattoni o cartogesso)
  • Arredamento divisorio (pannelli modulari, librerie ecc..)

3/7 – Studiare lo spazio

Innanzitutto bisogna studiare bene gli spazi a disposizione. Se la camera da dividere è abbastanza spaziosa, potreste valutare l’idea di realizzare proprio due stanze separate, con tanto di ingressi indipendenti. Le dimensioni, però, non sempre sono aspetto sufficiente per ottenere due camere distinte vere e proprie. Nonostante la metratura, infatti, bisognerà tenere in considerazione anche i punti luce. Se la camera da dividere dispone di due distinte finestre (o balconi), potrebbe essere più semplice, ponendo un punto luce per stanza e realizzando una tramezzatura che lo consenta. Si potrà optare per un muro tramezzo in piena regola oppure per un muro in cartongesso, più veloce ed economico ma pur sempre “fisso”. Bisognerà ricavare, inoltre, anche due ingressi indipendenti, sacrificando un po’ di spazio per la creazione di un disimpegno. Nel caso, invece, non disponiate di due punti luce, valutate la fattibilità di crearne uno ulteriore (pratica non facile, sia economicamente che burocraticamente). In alternativa, puntate su tramezzature in vetrocemento, che lasciano passare la luce garantendo, al contempo, la privacy.

4/7 – Valutare il budget

Realizzare tramezzature, comunque, non è una pratica molto economica e non permette “ripensamenti”. Nel caso, dunque, non disponiate di budget sostanziosi e la progettazione potrebbe diventare davvero molto complicata e costosa, potrete ricorrere a divisioni “mobili”. Parliamo di utilizzare l’arredamento stesso per dividere l’ambiente in due. Ad esempio una grande libreria, magari alta fino al soffitto, riempita di libri e cassettini portaoggetti, magari dalla forma scalare, da porre al centro della stanza o dove si vuole creare la divisione. Si tratterà ovviamente di una soluzione che non prevede accessi indipendenti, quindi adatta per la camera dei bambini o per dividere la zona notte da quella studio. Un’altra soluzione simile potrebbe essere l’installazione di pareti mobili: si tratta di pannelli scorrevoli, alti quanto una parete, che si aprono completamente all’occorrenza. L’apertura potrà essere a scrigno oppure a libro, ma i costi sono decisamente maggiori di una semplice libreria o di un paravento, perché probabilmente dovrà essere realizzata su misura. Ci sono poi soluzioni di pannelli modulari, da acquistare separati ed assemblati in base all’esigenza, reperibili online o nei negozi di fai da te. Il risultato avrà la stessa funzionalità di una libreria ma occuperà meno spazio e si presenterà decisamente più elegante.

5/7 – Predisporre il progetto

Sarà bene valutare più di un’alternativa, predisponendo dei veri e propri progetti. Anche se non si è architetti o provetti disegnatori, sarà indispensabile prendere un po’ di misure e realizzare uno schizzo della pianta della stanza. Utilizzando poi dei fogli lucidi trasparenti ed un pennarello adatto, sovrapponeteli alla piantina (uno alla volta ovviamente) e disegnate le divisioni che volete andare a creare. Fatelo per ogni idea di suddivione che avrete, e alla fine valutate la soluzione migliore. Dovrete garantire la funzionalità delle due stanze, rispettando le necessità dei futuri occupanti (che si tratti dei vostri figli o di voi stessi) ed elencando i pro e i contro di ogni alternativa. Tutto ciò rimanendo nel budget a disposizione. Ricordate che non sempre la soluzione più economica (o più costosa) è la migliore, ma cercate il giusto compromesso tra spazio, privacy e portafogli.

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7/7 Consigli

  • Ricordate che suddividere gli spazi in maniera “fissa”, comporta una serie di obblighi burocratici e catastali. Informatevi presso l’ufficio tecnico del vostro comune sugli aspetti normativi, edilizi e sanitari, da dover rispettare e sulle pratiche burocratiche per iniziare e completare i lavori. Non è detto, purtroppo, che il vostro progetto possa essere tecnicamente realizzabile.
  • Diffidate da chi vi dice che la costruzione di muri in cartongesso sono da considerarsi strutture “mobili”, con una conseguente semplificazione burocratica. Catastalmente una costruzione in cartongesso viene considerata alla stregua di una in muratura.
  • Raccogliete idee dalle riviste di arredamento, cartacee ed online, in modo che la vostra soluzione finale sia non solo funzionale, ma anche esteticamente bella.

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