Come arredare casa in maniera ecosostenibile

1/9 – Introduzione

Parola d’ordine: sostenibilità, anzi “ecocostenibilità”. Molti si chiederanno cosa significhi, molti altri invece sapranno già di cosa si tratta. Parliamo del rispetto per la natura e più in particolare nell’ottimizzazione delle risorse che essa offre, che non sono illimitate come si potrebbe pensare. Questo perché la velocità della natura di rigenerare le risorse non riesce ad andare allo stesso ritmo frenetico del nostro consumismo e spasmodico potere inquinante. Nel nostro piccolo, comunque, anche tutti noi possiamo “risparmiare” risorse naturali, inquinare meno e ottenere anche benefici economici e salutari. Tutto dipenderà dei nostri comportamenti quotidiani, dai piccoli gesti abitudinari, a partire dall’alimentazione fino all’utilizzo di materiali biodegradabili e riutilizzabili. Persino arredare casa è possibile in maniera ecosostenibile, e di seguito andremo a vedere esattamente cosa e come fare.

2/9 Occorrente

  • materiali naturali
  • oggetti riciclati
  • minimalismo
  • fonti energetiche rinnovabili

3/9 – Il riciclo

Il primo comandamento deve essere “riciclare”. Il riciclo impedisce che le risorse vadano disperse in natura, causando inquinamento, e ci permette, inoltre, di non sprecare beni ancora utilizzabili. Il risparmio non sarò solo economico, in quanto non dovremo acquistare un nuovo oggetto, ma anche energetico, poiché si sfrutterà maggiormente un bene che, per essere prodotto, ha impiegato a sua volta risorse, tra cui in primis l’energia. Questo non significa, però, dover arredare casa con i vecchi mobili della nonna oppure con le cianfrusaglie recuperate al mercatino dell’usato. Il buon gusto non dovrà essere in alcun modo tralasciato, e per farlo dobbiamo ricorrere ad un principio della fisica, precisamente a quello della conservazione della massa. Tranquilli, non dovete tornare sui libri di scienze, il concetto che “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” l’avrete sentito sicuramente un’infinità di volte. Ecco, prendiamo spunto da qui e iniziamo a trasformare tutto ciò che possiamo. Vecchi mobili sì, ma magari ristrutturati con un po’ di fantasia e originalità, per creare oggetti d’arredo unici e persino di design.

4/9 – Il legno

Se avete a disposizione vecchi mobili in legno, specie se massello che è quello di miglior qualità, non vi sarà difficile trattarli con dei prodotti idonei a rivitalizzarli, meglio ancora se naturali, come ad esempio la cera d’api, perfetta per impermeabilizzare e rendere nuovamente brillanti le superfici. Il legno, inoltre, potrà essere tagliato, levigato, sagomato a piacere per ottenere splendide creazioni. Non è detto, poi, che quello che era un tavolo debba necessariamente restare un tavolo. Da questo, infatti, potreste ricavare mobiletti, librerie e molto altro ancora, cercando di buttare via il meno possibile.

5/9 – L’usato

Prima abbiamo accennato ai mercatini dell’usato. Ecco, non demonizziamoli, perché usato non significa “spazzatura”. Al contrario, ogni oggetto “non nuovo” ha una sua storia e quindi un suo fascino. Potreste scoprire quanto è divertente girare per i mercatini “delle pulci” alla ricerca di oggetti particolari, dal sapore retrò e persino veri e propri capolavori di artigianato. In passato, infatti, la plastica non era così usuale e diffusa come oggi, materiali naturali come legno, canapa, bambù o sughero erano molto più utilizzati e la loro lavorazione spesso più accurata e soprattutto artigianale. Il che significa che ogni pezzo d’arredamento era un prodotto unico e raro, dunque assolutamente da recuperare e rivitalizzare, anche in chiave moderna.

6/9 – La mentalità

Oltre a recuperare e riciclare, anche la vostra forma mentis dovrebbe subire una drastica trasformazione, come una sorta di “conversione”, ossia un cambio di stile di vita. Basta sprechi, basta materiali inquinanti, ridurre al minimo indispensabile l’utilizzo di oggetti monouso in favore di quelli riutilizzabili. Sì a prodotti biologici e fatti in casa, no a prodotti chimici, oltretutto dannosi anche per la propria salute oltre che per l’ambiente. L’arredamento, quindi, diventerà molto probabilmente minimal ed essenziale, poiché si comprenderà di non avere bisogno di troppi oggetti intorno a sé, spesso inutili ed ingombranti, in favore di tanto spazio e maggiore libertà di movimento.

7/9 – L’energia

Anche per quanto riguarda le fonti energetiche saranno da preferire quelle rinnovabili, come l’energia solare. Chi può, infatti, dovrebbe prevedere di installare sul tetto o sul terrazzo della propria casa, o magari in un angolo del giardino, dei pannelli fotovoltaici, in grado di produrre dal sole l’energia elettrica per il proprio fabbisogno domestico. E per chi proprio non ha spazio, perché magari vive in un condominio in centro città, si può optare, ad esempio, per il miglioramento della struttura della propria casa e nella scelta intelligente delle fonti di illuminazione. Isolare termicamente gli infissi e i muri, ad esempio, farà sì che si sprechi minore energia per riscaldare la casa nei mesi invernali e per rinfrescarla in quelli estivi. Anche la scelta delle banali lampadine può influire sull’ecosostenibilità della propria abitazione, preferendo, ad esempio, sistemi a led, che durano di più e consumano di meno, con un notevole risparmio anche in termini economici. Ed infine, sfruttare al massimo la luce naturale proveniente dall’esterno, perché il sole è vita che ci scalda l’anima… E anche l’appartamento!

8/9 Guarda il video

https://www.youtube.com/watch?v=lNfolAhxhk4

9/9 Consigli

  • Per tinteggiare le pareti, utilizzate prodotti naturali, meglio ancora se ad alto potere termoisolante, per un maggior risparmio energetico in estate ed in inverno.
  • Evitate tendaggi pesanti, in modo da sfruttare al massimo la luce naturale e ricorrere meno a quella elettrica.
  • Scegliete elettrodomestici a basso consumo energetico, preferendo quelli di classe A o superiori (costeranno un po’ di più, ma ammortizzerete la spesa in breve tempo con il risparmio ottenuto).

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