Guida alla biancheria del corredo

1/5 – Introduzione

Una guida alla biancheria del corredo per la casa è un elemento essenziale per l’avvio di un nuovo nucleo familiare. La dotazione del corredo alcuni decenni fa era essenziale per mettere su famiglia, era compito della famiglia della sposa realizzare un nucleo di biancheria per la casa tale da non avere problemi per i primi anni di matrimonio. Con il trascorrere del tempo, tal evenienza è andata a scemare giacché oggi il corredo non è più realizzato per mettere su casa, basta pensare alle separazioni e divorzi, che una coppia potrebbe affrontare durante il matrimonio. Mentre negli anni dopo il novecento e sino agli anni ottanta era argomento di discussione, se non di contrattazione, tra le famiglie degli sposi. Si arrivava a costituire corredi per la casa tale da durare per intere generazioni, tanta era la biancheria che era acquistata e dotata la sposa e di conseguenza la coppia. Corredo che poi le madri, frazionavano per donarlo in parte alle figlie, biancheria che in molti casi proveniva da quello della nonna e anche da corredi precedenti. Ancora oggi nei paesi dell’entroterra, vi è la tradizione di fornire il corredo matrimoniale.

2/5 Occorrente

  • Capacità di organizzazione
  • Tanta voglia di arredare

3/5 – Quantità della biancheria

Nel corredo tradizionale si trovano normalmente i servizi da 12 o, in tempi più recenti, da 6, e sono così composti: per la tavola occorrono due tovaglie eleganti da 12 con relativi tovaglioli. Le tovaglie una volta erano ricamate dalle donne di casa o ereditate dalle ave. Serve il relativo mollettone, in altre parole il panno in flanella o simili, che si mette fra la tovaglia e il tavolo per proteggere quest’ultimo e per non far tintinnare posate, piatti e bottiglie.
Per il corredo moderno è difficile avere una tovaglia ricamata a mano e spesso la misura da dodici posti resta inutilizzata a lungo. Sono invece ottime le tovaglie da sei posti, utili per accogliere al meglio amici e genitori, e i set all’americana.

4/5 – Biancheria da cucina e bagno

Da avere in cucina: strofinacci di lino e di cotone, due grembiuli di cotone, asciugamani di spugna e presine. Per il corredo moderno andrebbe aggiunto il guanto da forno.
Nei bagni servono due set di teli in cotone grandi, medi e piccoli per gli sposi, vari set di asciugamani per viso più quelli per l’ospite in lino, per venire facilmente lavati ed asciugati dopo l’uso. Vanno inoltre considerati i tappetini per il bagno. Nel corredo classico c’è anche la coppia di accappatoi, che diventa obsoleta con l’abitudine delle docce frequenti e veloci, per cui il corredo moderno può farne a meno e compensare con un set di teli.

5/5 – Biancheria da letto

L’ultima area interessata dal corredo di cui andremo a trattare è la camera da letto. Tradizionalmente prevede due cambi di lenzuola matrimoniali composti da lenzuolo nel piano inferiore (con angoli), un lenzuolo di sopra e due o quattro federe per i cuscini. A questa dotazione di base si aggiungono le coperture stagionali: leggere, di lana, trapunta, piumone e copripiumone. Se s’intende fare uso di un corredo più moderno e sostenibile, la coperta di lana (non economica e nemmeno ecologica, bersaglio di tarme, difficile da lavare e soggetta a cattivi odori se tenuta in ambiente umido) può essere sostituita da una coperta calda di fibre sintetiche riciclate. Il piumino ecologico non sarà imbottito di piume, ma di materiali sintetici molto più duraturi. Si può alleggerire il corredo utilizzando i piumini quattro stagioni, piumini sottili abbottonati ad un piumino medio, che usati insieme formano un piumone invernale, mentre separati si usano da settembre a giugno, obbligando al lavaggio del solo copri-piumone.

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