Come togliere la muffa dai muri

1/6 – Introduzione

Spesso si presenta in modo subdolo e silente, con macchie nere o verdastre che iniziano a fare la propria comparsa fra le mattonelle che rivestono il bagno, sulle pareti bianche della cucina e in qualsiasi locale ad alto tasso di umidità: è così che il muffa fa il suo corso, trasformandosi, rapidamente, in vere e proprie infestazioni. Oltre all’evidente aspetto antiestetico, non vanno neppure trascurati i rischi per la salute. Le spore che prolificano in tali condizioni, infatti, se inalate, possono provocare allergie o problemi al sistema immunitario e respiratorio. Tuttavia, togliere la muffa dai muri non è un’impresa impossibile; basta armarsi degli strumenti adeguati, oltre ad una buona dose di pazienza e di costanza nei propri interventi. Vediamo insieme come procedere.

2/6 Occorrente

  • Un bicchiere di acqua calda
  • mezzo bicchiere di aceto di vino bianco
  • un cucchiaio raso di bicarbonato
  • un cucchiaio di succo di limone
  • uno spruzzino in plastica
  • un vecchio spazzolino da denti
  • una mascherina
  • guanti di gomma
  • un panno morbido
  • pittura antimuffa (opzionale)

3/6 – Usare prodotti naturali

Se la muffa è ormai parte della propria vita quotidiana è necessario passare all’attacco. Sebbene molti preferiscano adottare candeggina o detergenti aggressivi, è possibile realizzare una soluzione altrettanto efficace, composta unicamente da sostanze naturali e di facile reperibilità. Prendete un bicchiere d’acqua calda, mezzo bicchiere di aceto di vino bianco, un cucchiaio raso di bicarbonato e un cucchiaio di succo di limone. Miscelate tali ingredienti insieme all’interno di uno spruzzino, da agitare con cura prima dell’utilizzo. Prima di passare all’azione, è bene adottare le giuste misure di sicurezza indossando guanti e mascherina protettiva. A questo punto sarà sufficiente spruzzare il composto preparato in precedenza direttamente sulle macchie di muffa.

4/6 – Pitturare la parete

Attendete circa un’ora affinché si concluda la sua azione antibatterica ed emolliente. Trascorso il tempo necessario passate un panno morbido sull’area interessata per rimuovere l’incrostazione, che ora risulterà ammorbidita e meno tenace. Per le zone più ostinate può essere efficace armarsi di un vecchio spazzolino da denti, da sfregare sulle macchie di muffa fino alla loro completa rimozione. Oltre agli accorgimenti di prevenzione, elencati in precedenza, occorre procedere alla pulizia con la soluzione fai-da-te almeno settimanalmente, fino a quando i muri di casa non riacquisteranno tutto il loro splendore originario. Per un risultato davvero duraturo, può essere opportuno valutare l’applicazione di uno strato di pittura antimuffa: la sua funzione traspirante proteggerà a lungo le pareti, rendendole particolarmente inospitali ai microorganismi nocivi.

5/6 – Evitare la formazione della muffa

Per rendere vita difficile alla muffa e al suo radicarsi su muri e soffitti, adottate le opportune misure preventive. Poiché tale fungo si nutre di materie organiche e attecchisce soprattutto in ambienti umidi, un’adeguata pulizia quotidiana, combinata a una buona ventilazione dei locali, risulta praticamente indispensabile. Pertanto è sempre consigliabile controllare periodicamente il funzionamento della cappa aspirante della cucina. Per quanto riguarda il bagno, può essere opportuno valutare l’installazione di una ventola, soprattutto qualora non vi siano finestre all’interno della stanza. Al contrario, parlando di comportamenti “a rischio”, è sconsigliabile stendere i panni all’interno della propria abitazione, conservare un numero eccessivo di piante fra le mura domestiche o esagerare con il loro innaffiamento.

6/6 Consigli

  • Prima di passare all’azione, è bene adottare le giuste misure di sicurezza indossando guanti e mascherina protettiva.
  • Questa guida è a solo scopo informativo, perciò chiedete sempre suggerimento a persone esperto nel settore.

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