Come riparare le gambe di legno dei mobili

1/8 – Introduzione

Come tutti gli oggetti, anche i mobili, prima o poi tenderanno a rompersi, soprattutto le gambe in legno, che siano di una sedia, di un comò o di una poltrona, il legno potrebbe rompersi. Cosa fare in caso di rottura? Potremmo risolvere il problema in casa con un semplice e pratico “fai da te”, evitando un costoso restauratore. La maggior parte delle volte quelli che sembrano lavori difficili e impossibili, si rivelano essere proprio il contrario! Basta avere l’attrezzatura giusta e procurarsi il materiale necessario. Vediamo come riparare le gambe in legno dei nostri mobili.

2/8 Occorrente

  • Trapano con punta da legno e in ferro
  • Tondino di legno (legno del tipo di quello da riparare) Tappi.
  • Colla da falegname
  • Morsetti
  • Vernici, lucidanti, impregnanti
  • Carta vetrata
  • Staffe a L
  • Tasselli
  • Viti
  • Levigatrice

3/8 – Tipi di rotture

La prima cosa da fare è quella di capire di che tipo di rottura si tratta, sì, perché non tutte sono uguali, ne troviamo: orizzontali, oblique, scheggiature e zone allentate. Ogni rottura va riparata in modo diverso. Le rotture orizzontali si verificano nelle zone combacianti, in linea tra loro. Le rotture oblique, invece, un pochino più complesse, sono quelle con le parti in legno dentellate o a “punta di lancia”. Le scheggiature sono delle parti di legno sollevate dal resto. Procediamo al riparo.

4/8 – Riparazione orizzontale

Guardiamo la gamba, o le gambe da riparare, la prima cosa da fare è assicuraci che non manchino pezzi, accostiamo le parti per verificare la riuscita dell’assemblaggio. Fatto questo procediamo: con un trapano da legno e la sua punta, andiamo a forare le estremità da ricongiungere, il foro dovrà essere centrale e di diametro adeguato. Andremo a inserire un tassello in legno, precedentemente bagnato nella colla vinilica, in uno dei fori e spingeremo a fondo, magari con l’aiuto di un martelletto per legno; cospargiamo le due estremità di colla e andiamo a congiungerle. Se abbiamo dei morsetti, andremo a sigillarli nella giunzione in modo di facilitare il restauro. Lasciamo agire la colla per almeno 20/24 ore e, se sarà necessario, con della fine carta vetro, andiamo a carteggiare le zone di giunzione. A nostro piacimento potremo lucidare o verniciare le gambe.

5/8 – Riparazione obliqua

Nel caso delle rotture oblique dovremmo, come prima cosa, incollare le estremità danneggiate e lasciar passare almeno 24 ore, come per la rottura orizzontale, anche in questo caso, se abbiamo dei morsetti sarebbero l’ideale da sistemare attorno alla giunzione. Passato il tempo necessario, con un trapano da legno e la sua punta, praticheremo due fori perpendicolari al piede, inseriamo della colla da falegname e introduciamo due tasselli con lo steso diametro dei fori, ma leggermente più corte dello spessore. Cospargiamo di colla i tappi e sigilliamo il tutto. Lasciamo asciugare la colla e anche in questo caso andremo a passare della carta vetrata fine nei punti di giunzione. Anche in questo caso potremo lucidare o verniciare le gambe.

6/8 – Scheggiatura

Semplicemente, in caso di scheggiatura, in una o più parti, andremo a lisciare e carteggiare la zona con della carta vetrata fine. Andremo a rimuovere le seghettature, quindi dovremo farlo con delicatezza, altrimenti rischieremo di compromettere più parti. Nel caso le schegge fossero spesse, allora abbiamo bisogno di una levigatrice. Levigheremo le zone interessate e in un secondo momento passeremo dell’ impregnate e della vernice da legno.

7/8 – Gambe allentate

In caso avessimo una o più gambe allentate di una seduta, alla base, dovremmo fissare il tutto con delle staffe di metallo a L. Andremo a capovolgere il mobile interessato, posizionando la staffa tra le gambe e la seduta e praticheremo dei fori, con un trapano adeguato e la sua punta, in corrispondenza dei segmenti già forati della staffa. Inseriremo delle viti nei fori, assicurandoci che siano ben strette e verificheremo che le gambe non si muovano. Nel caso in cui fossero ancora traballanti, andremo ad aggiungere un’altra staffa.

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