Come restaurare un mobile antico

1/6 – Introduzione

Ognuno di noi possiede in casa almeno un mobile antico, magari ereditato da qualche parente e che si trova in condizioni un po’ malconce. Per questo alle volte si deve ricorrere ad un restauro in piena regola per poter portare un pezzo d’antiquariato ad un buono stato di salute. Molto spesso però si pensa erroneamente che far restaurare un mobile antico ereditato dai nonni o comprato al mercatino delle pulci, possa costare troppo e ci si chiede se ne valga davvero la pena. Ma in realtà bisogna sapere che non sempre per restaurare un mobile antico occorre un professionista. A volte basta solo qualche passaggio per garantire uno stato di buona conservazione ad un manufatto in legno. In effetti lasciare aspettare un mobile rovinato, facendo passare degli anni, non giova a nulla. Anzi è proprio nocivo. Perché con l’invecchiamento e l’aggressione degli agenti esterni, l’integrità del legno può essere compromessa. E non solo si mette in pericolo la possibilità stessa del restauro, ma il legno dei mobili potrebbe diventare un ricettacolo di parassiti e insetti infestanti. Infatti, potrebbe capitare che il legno sia attaccato dal tarlo, ed essere letteralmente ridotto in segatura, andando quindi incontro a dei danni irreparabili. Per evitare dunque di perdere pezzi pregiati di antiquariato, possiamo provare con il “fai da te” e, a tale proposito, nei passaggi successivi di questa guida, ci occuperemo di capire come bisogna procedere per restaurare un mobile antico. Attraverso pochi e semplici step, con pochi, utili suggerimenti che vi aiuteranno a capire come muovervi.

2/6 Occorrente

  • Occorrente: cera da restauro
  • Sverniciatore o phon
  • Spatola di ferro
  • Carta vetrata
  • Alcol
  • Ritagli di stoffa
  • Disegni
  • Mordente
  • Pennelli
  • Oro liquido

3/6 – Riportare il mobile allo stato grezzo

La prima operazione da compiere per restaurare un mobile antico, sarà quella di portare all’aperto il mobile per svolgere la procedura di restauro nel migliore dei modi. Ricordiamoci che il legno è un materiale che un tempo ha avuto vita, quindi è sempre meglio metterlo a contatto con l’aria aperta. La prima operazione da compiere è quella di rimuovere la vernice vecchia dal mobile. Si puo usare, a tal proposito e per maggiore comodità, un phon a caldo. Il calore infatti è molto utile per eliminare impurità e residui di vernice. In alternativa sarà sufficiente uno sverniciatore professionale che si può trovare in commercio presso i negozi di ferramenta. Ma nel caso in cui non si vogliano usare prodotti tossici, la vernice, può essere rimossa tranquillamente con il solo phon. Una volta a contatto con il calore, infatti, la vernice si gonfia e si distacca dal legno. Successivamente, con l’aiuto di una spatola di ferro, sarà molto facile da eliminare. Una volta finita questa operazione bisognerà passare, su tutta la superficie, una carta vetrata molto sottile. In seguito si continuerà a trattare la superficie del mobile con una pezza inzuppata di alcool. A questo punto si dovrà lasciare asciugare all’incirca per qualche ora. Solo ad asciugatura completa si potrà passare alla fase successiva: quella del mordente. Si tratta di una polvere sottile che si dovrà mescolare con acqua, possibilmente calda. Si otterrà una soluzione densa che andrà passata su tutta la superficie di legno per prepararla ai successivi trattamenti.

4/6 – Trattare la sua superficie

Il mordente va passato delicatamente sul mobile, con un pennellino adatto. Una volta completata l’operazione, poi, occorrerà lasciare asciugare bene, anche un giorno intero, se del caso, poiché ripassando troppo presto un’altra mano di prodotto, si rischierebbe di trasportare la passata precedente. Dopo le due mani di mordente dunque siamo pronti per scartavetrare di nuovo il mobile in modo molto leggero, per eliminare le impurità e iniziare l’operazione di colorazione. Anche questa volta bisognerà lasciare asciugare bene per almeno una notte. Se decidiamo di lasciare il mobile al naturale, senza apportare dei cambiamenti al suo colore, basterà passare la cera. Una volta asciugato il mordente, quindi, possiamo passare sopra tutta la superficie la cera da restauro. Basterà quindi lasciare asciugare il tutto per qualche ora e lucidare poi con l’aiuto di un panno di lana. Se, invece, decidiamo di personalizzare il mobile rendendolo un po’ più barocco, allora scegliamo un disegno o una trama, secondo i nostri gusti, quindi prendiamo un foglio di carta carbone, ripassiamo il disegno sul nostro mobile, servendoci di una penna, possibilmente consumata e, infine, passiamo all’operazione successiva.

5/6 – Applicare un disegno

Una volta terminato il disegno con la carta carbone, fissiamolo sul mobile. Usiamo, innanzitutto, dei pennelli sottili a prescindere dal disegno che vogliamo eseguire e ricalchiamo tutti i bordi. Quindi, con molta pazienza, per evitare sbavature che sarebbero difficili da eliminare, ripassiamo il disegno con l’oro liquido. Lasciamo passare un po’ di tempo prima di concludere, perché l’oro liquido richiede alcune ore per l’asciugatura, infine andiamo a passare la gommalacca sul disegno. Questo prodotto serve soprattutto come film di protezione, per conservare la lucentezza dell’oro, che diventerebbe nero col passare del tempo. Possiamo così passare la cera su tutto il mobile, lasciando asciugare anche questa volta. Infine andiamo a lucidare più volte con dei panni di lana. Se avrete cura di seguire fedelmente questi passaggi, non rischierete di sicuro di perdere il vostro mobile antico. Non vi scoraggiate prima di iniziare. Certamente il restauro di un mobile è un lavoro che richiede una certa esperienza e anche molta pazienza. Soprattutto ci vuole estrema precisione per evitare di commettere qualche errore fatale e rischiare di rovinare così il mobile. Se siete alle prime armi e avete deciso di eseguire il lavoro per conto vostro, non vi preoccupate, vi basterà infatti seguire passo passo le indicazioni di questa guida ed acquistare i prodotti giusti .

6/6 Consigli

  • Prima di procedere, valutiamo se è il caso di adoperare un anti-tarlo.

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