Come regolare la temperatura della caldaia a condensazione

1/7 – Introduzione

Nella nostra società si sta valorizzando sempre di più il risparmio di energia, sia per motivi economici sia per motivi di impatto ambientale. Un risparmio di energia giova alle famiglie che negli ultimi tempi fanno i conti con budget mensili ridotti. Proprio per tale motivo, oggi è usuale dotarsi in casa di apparecchi capaci di riscaldare l’acqua sprecando meno e risparmiando di più. Ci stiamo riferendo in particolar modo alle caldaie, ossia quei particolari strumenti che permettono di riscaldare l’acqua e di avere una temperatura domestica a prova di inverno. Tra queste, quelle che si vanno diffondendo in modo sempre più veloci sono le caldaie a condensazione. In questa guida, vi illustreremo come regolare la temperatura della caldaia a condensazione per ottimizzare il risparmio casalingo.

2/7 Occorrente

  • Manuale di istruzioni della caldaia a condensazione

3/7 – La regolazione della temperatura

Per evitare confusioni intorno al modo di funzionare della caldaia a condensazione, bisogna distinguerla da quella tradizionale che non ricicla il vapore acqueo che, di conseguenza, si disperde nell’aria attraverso il camino. La caldaia a condensazione, invece, è strutturata per riciclare il vapore latente, in modo da riutilizzarlo, prima che venga scaricato, per il riscaldamento dell’acqua dei radiatori: pertanto il risparmio energetico si configura come di non poca rilevanza. Inoltre, cosa assai importante, la caldaia a condensazione è anche in grado di ridurre l’emissione di monossido di carbonio, per un ambiente più salubre. Per ottimizzare il risparmio della caldaia a condensazione, bisogna saper regolare la temperatura.

4/7 – Le diverse tipologie di regolazione

Il comfort in ambiente, oltre che dalla percezione personale, è determinato anche dall’edificio, dal livello di coibentazione degli infissi e dalla tipologia di riscaldamento utilizzato. In particolare la caldaia, può essere usata a temperatura costante o scorrevole. Le due tipologie dipendono essenzialmente dalle caratteristiche della regolazione utilizzata. A tal proposito va detto che, nel caso di temperatura costante, il valore impostato in caldaia può variare fra i 60°C e 75°C. Qualora il generatore funzionasse con temperatura scorrevole, occorrerà invece impostare dei parametri in caldaia o sul telecomando in ambiente, che andranno a formare la temperatura nominale di caldaia. Quest’ultima avrà un valore variabile nel tempo e non rimarrà mai costante.

5/7 – La predisposizione della temperatura di mandata

La maggior parte delle caldaie a condensazione, fino a qualche anno fa, erano dotate di cronotermostato manuale, in base al quale bisognava regolare manualmente la temperatura. Di solito, si programmava il cronotermostato annualmente inserendo la temperatura preferita nei vari momenti della giornata. Ma questa modalità non permette un risparmio vero e proprio. Inoltre l’acqua di cui si può usufruire, non sarà mai davvero calda, piuttosto si manterrà sempre ma sul tiepido. Quindi, per chi ancora possedesse questo tipo di caldaia, il consiglio per la regolazione della temperatura è quello di predisporre la temperatura di mandata tra i 20 e i 30 gradi e di mantenere la caldaia spenta nei momenti di minor uso, in modo che il risparmio sia massimo. Ma, come accennato, oggi vi sono caldaie a condensazione che si basano su caratteristiche molto più moderne, in grado di offrire un livello di comfort e affidabilità decisamente maggiore. Ci stiamo riferendo a tutte quelle caldaie a condensazione che prevedono una regolazione climatica. Vediamo come occorre regolarle.

6/7 – L’utilizzo della sonda esterna

La regolazione climatica ha sostituito i vecchi impianti manuali e prevede degli strumenti automatici che regolano la temperatura in base a quella esterna. In particolare, a regolare la temperatura, sarà una sonda esterna e il consumatore potrà soltanto regolare la temperatura massima che è sempre necessario non far salire sopra i 55 gradi, perché altrimenti si produrrà un funzionamento pari a quello di una caldaia tradizionale. Per ottenere un buon funzionamento della condensazione, non superate mai i 45 gradi, così avrete sempre un calore costante, un risparmio di circa il 15% rispetto alle vecchie caldaie e, soprattutto, si ridurrà il pericolo di muffe in casa. Questo perché i termosifoni svolgeranno il loro lavoro in modo più agevole, mantenendo calda la casa. Inoltre, una regolazione automatica, consente una più duratura vita della caldaia, fermo restando che dovrete prestare attenzione non tanto alla temperatura di mandata, ma a quella di ritorno della condensazione. Oltre ad effettuare un’accurata manutenzione periodica, aspetto, quest’ultimo, previsto anche dalle attuali normative vigenti.

7/7 Consigli

  • Leggete sempre il foglietto delle istruzioni e affidatevi ad un termoidraulico specializzato

Alcuni link che potrebbero esserti utili

Riproduzione riservata