Come pulire il pavimento del garage

1/7 – Introduzione

Il garage è uno dei posti più amati dagli uomini, è un luogo dove poter parcheggiare la propria automobile e non solo. Solitamente diventa anche una sorta di ripostiglio dove poter riporre vecchi oggetti o conservarne di nuovi, oppure dove poter realizzare lavori senza dare fastidio al vicinato o all’interno della propria casa. Ma purtroppo il garage non è mai un luogo pulito, soprattutto il pavimento, dove si accumulano un gran quantitativo di sporcizia detriti e batteri. Per questioni pratiche il pavimento del garage è solitamente costituito da una semplice copertura in cemento, poiché data la sua destinazione d’uso non ha bisogno di particolari rifiniture, piuttosto necessita di una grande resistenza che questa superficie grezza possiede. Purtroppo il cemento è un vero e proprio generatore di polvere, e per il semplice fatto di camminarci sopra si sfarina in maniera subdola. Essendo un locale solitamente adibito, oltre che a ricovero per auto, moto e bici, anche a deposito per tutti gli oggetti che non si possono tenere in casa oppure a laboratorio per fare tutti i “lavori sporchi”, dalla saldatura alla verniciatura, può accadere che sul pavimento finiscano sostanze che sporcano, polveri e residui di ogni genere. In questi casi è fondamentale intervenire tempestivamente pulendo nel modo giusto per evitare che la macchia penetri in profondità e sia indelebile. Purtroppo un garage è anche un posto in cui lo sporco finisce per invecchiare, e le macchie si impastano e seccano sommerse dalla polvere e da tutti i rimasugli che inevitabilmente finiscono per accumularsi. Ecco alcuni suggerimenti per pulire il pavimento del garage, attraverso pochi e semplici passaggi daremo utili suggerimenti in merito. Vediamo come fare.

2/7 – Macchie di olio fresche

Le macchie più ostinate e più frequenti sono quelle che derivano dai veicoli a motore, quali auto o moto. Mentre per il fango portato dalle biciclette, magari dopo una giornata in campagna o per prati, basta aspettare che si secchi per spazzarlo via con una ramazza, le macchie di olio motore, lubrificante o liquido antigelo, sono molto più ostinate e difficili da mandare via. Per evitare questi episodi, quindi che il vostro pavimento si sporchi, è fondamentale che abbiate cura dei vostri veicoli con una manutenzione ordinaria, in modo da ridurre notevolmente il rischio di perdite. Se possibile verniciate il pavimento con pittura acrilica per renderlo meno assorbente. Nel caso estremo in cui ci siano le tanto temute perdite, queste vanno immediatamente trattate, innanzitutto cercando di tamponare l’eccesso di liquidi fuoriusciti. Se sono recenti e quindi fresche, un ottimo rimedio consiste nel rimuovere l’eccesso e asciugare con carta assorbente o anche semplice carta di giornale. Successivamente ricopritele con della lettiera per gatti in argilla naturale o in gel di silice, poiché sono materiali ad alto potere assorbente, a basso costo e di facilissima reperibilità. In passato veniva usata anche la segatura, adesso vietata per il rischio di incedio. Una valida alternativa sono le zeoliti, che si usano per assorbire i contaminanti. Un intervento repentino ci permette di evitare che la macchia attecchisca, risparmiandoci fatiche successive. Naturalmente la segatura va benissimo come soluzione di emergenza.

3/7 – Macchie di olio vecchie

A differenza del resto della casa purtroppo il garage non è un posto che viene pulito molto di frequente e quindi le macchie hanno tutto il tempo di fare la loro evoluzione e diventare parte integrante del pavimento prima che qualcuno se ne accorga. Nel caso di macchie molto oleose e più vecchie, usate un detergente per vestiti: versatelo puro sulla macchia e lasciate agire qualche ora. Poi strofinate vigorosamente con una spazzola bagnata, asciugate e ripetete finché la macchia è scomparsa. In alternativa, versate del detergente per piatti puro, lasciate agire e poi versateci acqua bollente, spazzolando e risciacquando e ripetendo se necessario. In generale ogni solvente sintetico può essere adatto allo scopo, mia se ne sconsiglia l’uso perché sono estremamente volatili e si rischia che i fumi e vapori giocano a contatto con le nostre mucose causando danni a livello respiratorio oppure forme di irritazione molto fastidiose. Evitate l’uso di gasolio come solvente per l’unto vecchio perché macchia il cemento e rende la stanza invivibile per via delle esalazioni. Preferite il petrolio bianco se proprionon potete farne a meno.

4/7 – Macchie ostinate

Per un trattamento più profondo, componete una miscela composta da sei parti di acqua, sei parti di glicerina e una parte di citrato di sodio, spalmate il composto sulla macchia e aggiungete ulteriore pasta quando lo strato si secca. Dopo una settimana risciacquate con acqua e rimuovete la miscela che nel frattempo si sarà seccata aiutandovi con una spatola. Oppure ancora in alternativa è possibile la rimozione dei grassi tramite evaporazione: ponete un solvente per grassi sulla macchia, coprite il tutto con segatura o talco e lasciatelo evaporare. Ripetete il trattamento se dopo aver rimosso il talco la macchia persiste. Fate particolare attenzione in quanto i solventi sono volatili, infiammabili e tossici: proteggete le vie respiratorie, assicurate la ventilazione del locale e tenete a portata di mano un estintore. Potete anche creare una sorta di effetto serra per aumentare l’efficienza del trattamento ricoprendo la macchia con nylon o stagnola dopo aver applicato il trattamento chimico. Questo metodo impedisce in parte l’evaporazione del solvente aumentandone l’efficienza.

5/7 – Macchie di ruggine

Se ciò che danneggia il pavimento del vostro garage e vi fa tanto dannare è invece un po’ di ruggine, va innanzitutto rimosso l’eventuale oggetto arrugginito che sta a contatto col cemento. Spesso capita che li pezzo rugginoso sia diventato tutt’uno col cemento e si deve staccarlo con una spatola. La macchia va spazzolata bene e vanno tolti eventuali altri residui di polvere e sporcizia. Trattate poi la macchia con un comune prodotto acido che avete in casa. Spesso infatti abbiamo già molti acidi a portata di mano e neanche lo sappiamo: provate con succo di limone caldo, aceto bianco o acqua molto calda e acido citrico, versate il succo o la miscela sulla macchia grattando, lasciate agire per mezzora e ripetete fino a che la macchia non sparisce. Se proprio non riuscite con questo trattamento leggero potete passare alle maniere forti e usare acido muriatico, o in alternativa acqua ossigenata a 130 volumi.

6/7 – Sporco di animali

Il garage è anche un locale dove spesso si tengono le lettiere dei gatti o si predispone una zona riservata al cane: la frequentazione degli animali può portare a dover pulire i pavimenti dalla sporcizia di escrementi. In questo caso togliete il prima possibile i residui solidi e asciugate quelli liquidi in modo che non ristagnino sul pavimento, poi coprite la superficie pulita ed asciutta con della segatura, che asciugherà in profondità disinfettando anche. Dopo alcune ore asportate la segatura e procedete al lavaggio vero e proprio con acqua e candeggina. Se non rimuoverete la fonte dell’odore la pulizia non sarà così effettiva perché gli animali fiuteranno la zona come una nuova lettiera e non riuscirete a prevenire ulteriori bisogni fuori posto. A volte può capitare che una parte degli escrementi sia invecchiata in un angolo, in questo caso si deve agire con soda caustica oppure acido cloridrico per riuscire a spuntarla. Per eventuali macchie di vomito invece può essere sufficiente un’azione a base di ammoniaca che oltre essere un detergente aiuta a rimuovere le fonti del cattivo odore.

7/7 – Macchie di muffa

Se esistono infine macchie di muffa, va necessariamente individuata la fonte di umidità che permette la loro formazione poiché la muffa può svelare danni derivati da infiltrazioni o perdite dai tubi dell’impianto idrico. Una volta risolta la causa, trattate la chiazza di muffa spazzolando vigorosamente con una parte di candeggina e tre di acqua. Dopo aver lavato, asciugate bene la zona rimuovendo l’acqua con uno straccio e se possibile con un aspiratore potente, e seccatela con della segatura, operazione fondamentale per disidratare il cemento in modo che la muffa non attecchisca a breve. Il problema più grosso con le muffe e il fatto che le ife scendono molto in profondità e un trattamento superficiale può non essere sufficiente. Una volta rimosse le fonti delle macchie, come i ristagno di umidità oppure perdite, si deve passare a un trattamento approfondito con un aggressivo chimico come l’acido muriatico, oppure la soda caustica che deve essere ripetuto più volte per riuscire ad arrivare fino alle radici della muffa altrimenti il problema si ripresenterà. In alcuni casi può essere necessario addirittura un trattamento che dura per parecchi mesi a base di antimuffa ed una verniciatura superficiale con una tintura antivegetativa per evitare che il fenomeno si riproponga. In questi in questi casi sfortunati può essere d’aiuto l’impiego di un trattamento a più livelli, che permette da un lato di arginare il problema e dall’altro di agire in profondità.

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