Come pulire e smacchiare i cappelli

1/10 – Introduzione

I cappelli rappresentano uno degli accessori che non possono mancare nel nostro guardaroba, soprattutto femminile, ma che possono essere un vanto anche per i bambini e molti uomini. Alcuni modelli possono mettere in risalto i tratti del viso, altri daranno un look sempre diverso e sottolineeranno lo stile dell’outfit, altri ancora metteranno in risalto l’acconciatura o il colore dei capelli. Tanti altri semplicemente attirano le nostre simpatie grazie alle forme spesso stravaganti, ai colori, ai tessuti ed alle star che li indossano. Tuttavia i cappelli, qualsiasi sia il materiale costruttivo e la forma, necessitano di trattamenti e di cure costanti e particolari affinché si mantengano belli e performanti, in forma e sembrino sempre nuovi. Delle volte è anche necessario dover pulire e smacchiare alcune chiazze antiestetiche, provocate ad esempio dalla cattiva conservazione del tessuto. Avvalendosi di alcune accortezze, che a seguire vi illustreremo, riuscirete a conservare i vostri cappellini come se fossero nuovi, senza subire i danni dovuti dal trascorrere del tempo. Pertanto, in questa semplice ed esauriente guida andremo a vedere come occorre pulire e smacchiare accuratamente i cappelli.

2/10 Occorrente

  • panni di diversi tipi (cotone, flanella)
  • trielina
  • acqua e sapone neutro
  • detersivo per capi delicati
  • acqua ossigenata
  • latte scremato
  • Aceto
  • Limone

3/10 – Cura ordinaria per tutti i materiali

Il primo passo, che è molto importante, consiste nel comprendere quale sia il tipo di materiale principale del cappello che si ha l’intenzione di trattare, di pulire. Infatti, è molto importante scegliere le sostanze detergenti adeguate, in caso contrario si potrebbe incorrere in danni che irreparabili. Inoltre va sottolineato, che per conservare in maniera ottimale i cappelli è buona regola prendersene cura quotidianamente, anche solo per pochi minuti dopo ogni utilizzo. Quindi sarà sufficiente spazzolarli delicatamente, farli asciugare in caso di assorbimento della pioggia e riporli con dolcezza, senza stropicciarli, magari in scatole apposite ed esponendoli all’aria aperta quando possibile.

4/10 – Pulizia specifica per la paglia

A questo punto, dopo aver capito il materiale del cappellino si può passare a scegliere i trattamenti più adeguati. Ad esempio, se il vostro copricapo è in paglia dovrete innanzitutto spazzolarlo bene, utilizzando una spazzola dalle setole morbide e apposita. Solo in questo modo toglierete lo sporco e non rovinerete la trama tipica dell’impagliatura. Per una pulizia più profonda poi, eliminate ove possibile eventuali nastri e orpelli e lavateli a parte. Ora, per ridare al cappello di paglia l’originale splendore detergetelo tramite un batuffolo di cotone, che andrà prima imbevuto in una soluzione di acqua ed alcol puro. La concentrazione di quest’ultimo deve essere comunque bassa per non danneggiare le fibre di paglia. Se il cappello è invece ingiallito, è possibile riportarlo alla sua tinta originale semplicemente tamponandolo con dell’acqua e limone. Distribuite la miscela con un batuffolo di cotone sull’intera superficie del cappello e successivamente asciugatela tramite l’ausilio di un panno, per poi lasciarla al sole. Una volta asciutto è possibile applicare una leggera vernice spray oppure un velo di lacca. Questo trattamento vi aiuterà a renderlo più lucido ed è importante conservare il cappello di paglia lontano da fonti di calore e di luce diretta, quindi ricoveratelo in un armadio o in un’apposita scatola. Cercate anche di non stropicciarlo, ma tenerlo il più possibile nella sua forma naturale.

5/10 – Pulizia specifica per il feltro

I cappelli di feltro sono davvero versatili e belli, ma necessitano anche loro di cure specifiche. Per prima cosa devono essere spazzolati nel verso del pelo e con molta delicatezza, insistendo sulle zone che presentano delle macchie. Anche in questo caso è buona regola utilizzare solo spazzole adeguate e prestare la massima attenzione ad eventuali decorazioni applicate. La fascia interna invece, che entra in contatto con la fronte è sicuramente quella più soggetta allo sporco e deve essere anch’essa strofinata con la spazzola, poi detersa con una miscela di acqua e di sapone neutro, facendo attenzione a non bagnare il cappello. Successivamente il cappello in feltro dovrà essere lasciato asciugare naturalmente al sole, ma non esposto direttamente alla luce. La fodera interna, solo se molto sporca, potrà essere trattata con un batuffolo di cotone imbevuto di trielina, oppure di acqua ed ammoniaca. I cappelli in feltro con trattamento impermeabilizzante invece, devono essere detersi con una soluzione composta da acqua fredda e aceto. In linea di massima le dosi sono: 1/2 bicchiere di aceto diluito in 1 litro di acqua. In alternativa, lavate il cappello con acqua fredda e sapone neutro, va benissimo anche quello per i capi d’abbigliamento delicati. L’importante è non strofinare eccessivamente e risciacquare abbondantemente. Successivamente i cappelli devono essere lasciati asciugare in un ambiente aperto ed arieggiato.

6/10 – Pulizia specifica per il camoscio

I cappelli di camoscio, oppure di pelle scamosciata sono particolarmente delicati e tendono ad assorbire lo sporco con facilità. Questi devono essere spazzolati lievemente e utilizzando un apposito spazzolino di gomma, oppure sfruttando un panno apposito per le pelli estremamente delicate. Per quanto riguarda le macchie maggiormente consistenti si può tamponare leggermente il tessuto, utilizzando pochissima benzina oppure avvalendosi di alcuni prodotti appositi. In commercio ce ne sono tantissimi, anche specifici per determinate macchie. Nel caso in cui si dovesse optare per la benzina, è fondamentale prestare la massima attenzione alla quantità: se ne utilizzerete troppa potrebbe sbiadire il tessuto scamosciato. Una volta terminata l’operazione di pulizia è necessario fare asciugare il cappello all’aria aperta e solo dopo potrete riporlo con delicatezza nell’armadio o in apposite scatole o cappelliere. Come per i cappelli di paglia, è bene prestare grande attenzione a non stropicciare il tessuto e si consiglia di riporlo evitando pieghe e deformazioni. Per ravvivare la pelle scamosciata infine, si può strofinare il tessuto con del cotone imbevuto di latte freddo scremato. Una volta asciutto completamente, conservate il cappello stesso lontano da fonti di calore e luce diretta, meglio se avvolto in un fodero di carta, realizzabile anche con carta velina o da spolvero.

7/10 – Pulizia specifica per il tessuto verniciato

I cappelli di vernice devono essere lucidati necessariamente con la cera. Procedete all’operazione utilizzando uno straccio e strofinate in maniera uniforme e con estrema dolcezza. Non è necessario abbondare con la cera e utilizzate solo prodotti naturali e specifici. I cappelli in materiale plastico, sempre trattati con vernice superficiale, possono essere lavati sfruttando un panno imbevuto in una soluzione di acqua e sapone neutro. Successivamente sciacquateli abbondantemente ed asciugateli con molta cura, anche mediante un asciugamano o un panno pulito ed asciutto. I cappelli realizzati con tessuto verniciato sono comunque facili da pulire ed essendo impermeabili si sporcheranno anche con meno facilità. Spesso basta utilizzare un panno morbido per eliminare eventuale polvere e successivamente passarli con una spugna bagnata in una soluzione di acqua e sapone neutro: perfetto è quello per gli abiti delicati. Ricordatevi però di asciugare molto bene il tessuto verniciato, al contrario potrebbero restare macchie o goccioline di acqua che daranno una spetto non solo antiestetico al cappello, ma contribuiranno ad un graduale sbiadimento del colore stesso della stoffa, anche se cerata o verniciata. Ricoverate i cappelli sempre con cura in armadi o cappelliere apposite o fai da te.

8/10 – Cura stagionale per tutti i tessuti

Abbiamo visto come poter pulire al meglio i cappelli, prestando attenzione alle diverse tipologie di tessuto. Quindi, oltre a seguire queste importanti accortezze relative al lavaggio, all’asciugatura e al ricovero dei cappelli, è necessario attuare cure stagionali e adatte a tutti i tipi di tessuto. Molto importante è infatti esporli all’aria aperta, soprattutto in primavera, magari quando si attua anche il tradizionale cambio degli armadi. In questo modo i tessuti si rinfrescheranno e l’eventuale polvere verrà eliminata prima che si depositi in profondità nelle fibre. Inoltre, potrete anche sbattere delicatamente i cappelli, oppure spolverarli con cura e non solo al momento del cambio di stagione. Questo genere di operazioni possono essere anche effettuata ogni qualvolta si desidera riporre i cappelli dopo ogni uso. Come già accennato nei capitoli relativi ai vari tessuti, è anche fondamentale riporre con cura i cappelli: scegliete un luogo dell’armadio sgombro ed abbastanza spazioso, oppure utilizzate le cappelliere. Queste possono essere realizzate anche sfruttando semplici scatole di cartone, adeguatamente ampie. Seguendo questi semplici consigli siamo sicuri che i vostri cappelli rimarranno belli e come nuovi per molti anni ancora.

9/10 – Pulizia dei cappelli professionale

Se avete dei cappelli pregiati e costosi, magari d’epoca, o semplicemente preferite che dei veri professionisti si occupino della loro pulizia, non vi resta che recarvi presso le cappellerie o le lavanderie. Queste ultime offrono spesso questo servizio e garantiscono al massima delicatezza ed efficacia del lavaggio. Non solo, gli esperti del lavaggio potranno anche utilizzare prodotti ad hoc per i vari tessuti e sottoporre i vostri amati cappelli a lavaggi specifici e che a casa è difficile replicare. Ne è un esempio il lavaggio secco, o mediante macchinari davvero performanti. Le cappellerie invece, considerate ormai botteghe storiche e artigiane, sono presenti quasi in tutta Italia e rappresentano anche un’eccellenza nazionale che ha origini antiche. Qui, potrete non solo far sistemare i vostri cappelli, specie quelli vintage o di fattura artigianale, ma troverete anche un servizio di realizzazione su misura e potrete avere un vero berretto o copricapo studiato sulle vostre esigenze e gusti. Non solo, sarà facile anche farsi consigliare un modello che possa evidenziare i vostri tratti del viso e minimizzare qualche eventuale difetto.

10/10 Consigli

  • Molto importante è individuare con attenzione il materiale del cappello da trattare: questo vi permetterà di non sbagliate metodologia di pulitura e di mantenerlo intanto e bello a lungo.
  • Va prestata molta attenzione nel riporre i cappelli in armadi e scatole: la forma originaria deve essere mantenute, evitate quindi pieghe anche accidentali.

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