Come prevenire le macchie di condensa all’interno dell’abitazione

1/6 – Introduzione

La condensa è una delle principali cause di livelli eccessivi di umidità negli ambienti e colpisce per la maggior parte dei casi immobili con scarsa scarsa aerazione, permettendo all’umidità di condensare passando da stato gassoso a solido. Essa si verifica quando l’aria calda entra in collisione con superfici fredde o quando c’è troppa umidità in casa. La condensa è causata dall’umidità atmosferica, costituita da milioni di minuscole particelle d’acqua sospese nell’aria. Quando viene a contatto con una superficie più fredda come il vetro, un soffitto o un muro freddo, raggiunge il punto di rugiada e si trasforma di nuovo in goccioline d’acqua. A medio-lungo termine, la condensa può causare muffa e staccare la vernice dai bordi delle finestre.
Un’altra causa della condensa è lo sbalzo termico che in inverno si viene a creare dell’interno dell’appartamento (maggiormente riscaldato) rispetto all’ambiente esterno (più freddo). Vediamo insieme, quindi, come prevenire le macchie di condensa all’interno delle nostre abitazioni.

2/6 Occorrente

  • Igrometro
  • Cappa aspirante
  • Aspiratore
  • Coperchi per pentole

3/6 – Usare l’igrometro

Il primo metodo di prevenzione della condensa potrebbe essere quello di comprare e posizionare in casa propria un igrometro per monitorare la percentuale di umidità. La percentuale potrà oscillare tra il 40% ed il 60%, nel caso il valore fosse più basso, esso, potrebbe causare problemi di respirazione. Invece, nel caso questo valore fosse maggiore, si potrebbe rischiare un accumulo di condensa e la formazione di muffa.

4/6 – Ridurre l’umidità

Un altro metodo di prevenzione della condensa potrebbe essere quello di ridurre l’umidità interna degli ambienti; infatti, con una corretta areazione dei locali della casa l’umidità della casa diminuirà sensibilmente. Un facile metodo per consentire l’areazione è creare corrente aprendo porte e finestre. A questo punto l’aria interna, che sarà più umida, uscirà molto rapidamente e l’aria esterna, più asciutta, “asciugherà” gli ambienti interni. Un altro metodo per consentire il riciclo d’aria è la cosiddetta “ventilazione meccanica”. Bisognerà comprare, in questo modo, un apparecchio che fornirà costantemente aria fresca, espellendo l’aria umida verso l’esterno. Inoltre, con una macchina per la ventilazione, verranno eliminate le sostanze inquinanti come polveri presenti nell’aria e CO2, venendo continuamente scaricate verso l’esterno.

5/6 – Utilizzare la cappa aspirante

Durante la cottura dei cibi, bisogna utilizzare la cappa aspirante, la quale, però, non deve essere spenta subito dopo aver terminato la cottura, perché l’umidità può rimanere in circolo per alcuni minuti. Pertanto, è consigliabile lasciarla accesa per 10-15 minuti per aiutare a pulire l’aria umida. Inoltre, è una buona idea coprire le pentole con un coperchio per ridurre l’umidità creata dall’acqua bollente. Un’altra opzione è acquistare un aspiratore con sensori di umidità intelligenti che si attivano quando inizia a bollire l’acqua e si spengono quando i livelli di umidità sono tornati alla normalità.

6/6 – Evitare gli sbalzi di temperatura

Un ruolo importante è svolto dall’impianto di riscaldamento. In inverno, per esempio, si tende a lasciare i riscaldamenti spenti quando non c’è nessuno in casa, facendo abbassare sensibilmente la temperatura delle pareti, mentre quando si rincasa si accendono, riscaldando così l’ambiente e le pareti fredde. Questo sbalzo di temperatura causa un accumulo di condensa e campo fertile per le muffe. Bisognerà quindi limitare l’alternanza on-off della caldaia lasciando la casa ad una temperatura costante che può variare dai 19 ai 20 gradi centigradi.

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