Come lavare l’organza

1/5 – Introduzione

L’organza è un tessuto leggero, quasi impalpabile e trasparente: per ottenerlo, si usa l’organzino, un filato di seta impiegato anche per la produzione di altri tessuti, come il taffetà. Da sempre tessuto pregiato e di lusso, l’organza oggi conosce anche varianti più economiche, in cotone e fibre sintetiche, come poliestere e nylon, ma le organze più lussuose sono ancora tessute in seta. Questo fantastico e versatile tessuto si presta molto bene alla realizzazione di abiti glamour, lingerie pregiata, sciarpe e cravatte morbide, complementi d’arredo di grande stile, specie tendaggi, tappezzeria e decori per il bagno. La texture è delicata e traslucida, molto simile allo chiffon, ma leggermente più consistente. I produttori la ottengono lavorando fibre eccezionalmente sottili. Questo procedimento la rende però piuttosto fragile, suscettibile alla comparsa di macchie e alla scoloritura. In questa guida, con pochi e semplici passaggi, vi daremo degli utili suggerimenti su come lavare l’organza per evitare di danneggiare il tessuto.

2/5 Occorrente

  • sapone neutro liquido
  • Acqua non superiore a 30 gradi
  • Stendibiancheria

3/5 – Leggere bene l’etichetta

Prima di prendere qualsiasi iniziativa, controllate sempre l’etichetta per leggere le istruzioni specifiche di lavaggio. Non tutte le organze sono uguali: quelle originali al 100% e non tessute con altri materiali, vanno lavate esclusivamente a secco. Una volta esclusa questa possibilità, riempite il lavello o la vasca da bagno con acqua calda, immergete il capo fino a sommergerlo completamente. Fate attenzione che ci sia uno spazio sufficiente, perché non potrete né strizzarlo né ripiegarlo su sé stesso.

4/5 – Lavare delicatamente a mano

Ora aggiungete una piccola quantità di sapone neutro liquido e fate schiumare; lavate delicatamente l’organza solo con l’ausilio delle vostre mani e senza sfregare eccessivamente. Assicuratevi che la temperatura dell’acqua rimanga stabile e non superi i 30°C (se avete dei dubbi, immergete un termometro per qualche secondo). Lasciate in ammollo per un’oretta circa, controllando che il tessuto non si scolorisca o perda elasticità. In questo caso, toglietelo immediatamente dal lavandino, passatelo sotto il getto dell’acqua fredda e stendetelo senza torcerlo.

5/5 – Lasciare asciugare lontano dai raggi del sole

Trascorso il tempo necessario, sciacquate abbondantemente, avendo cura di non strizzare il capo e fatelo sgocciolare poggiandolo su un telo di spugna. Quando vedete che è solo leggermente umido, trasferitelo, aprendolo bene su ogni lato, su uno stendibiancheria: non lasciatelo mai esposto alla luce diretta del sole, o si seccherà irrimediabilmente e perderà la sua caratteristica morbidezza. Una volta asciutto, stiratelo a temperatura bassa, mettendo tra esso e la piastra del ferro, un telo di cotone.

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