Come caricare la lavastoviglie in maniera corretta

1/6 – Introduzione

La lavastoviglie rappresenta per molte famiglie un vero e proprio investimento, considerando il suo prezzo e la sua durata; mentre sul primo è meglio cercare di non risparmiare troppo a scapito della qualità, si può molto, invece, per favorire la sua longevità e per aumentarne l’efficienza. A tal proposito, un corretto utilizzo e la manutenzione ordinaria possono fare una grande differenza, anche se comunque sono i piccoli gesti quotidiani ad essere decisivi. In questa guida ci concentreremo su come caricare la lavastoviglie in maniera corretta per ottenere i migliori risultati di pulizia e brillantezza ed evitare intasamenti ed eccessivi residui.

2/6 Occorrente

  • spatola o spazzola per pulire i piatti

3/6 – Preparazione delle stoviglie per il lavaggio

Innanzitutto è opportuno eliminare tutti i residui di cibo con dei fogli di carta da cucina, possibilmente riutilizzando quelli usati come tovaglioli a tavola, che finiranno poi nella raccolta dell’umido. Alcuni preferiscono passare velocemente le stoviglie sotto l’acqua corrente ma non è da considerarsi necessario, anche in considerazione del risparmio d’acqua che la lavastoviglie ci garantisce e che, così, verrebbe in parte meno. Se ci sono residui di cibo incrostati, per esempio sul fondo della pentola o di una teglia, possono essere raschiate via velocemente con un’apposita spatola o spazzola acquistabile in qualunque supermercato. Bisogna prestare particolare attenzione ai pezzi di cibo di tipo non solubile, come la carne, anche se di piccole dimensioni, perché possono sedimentarsi sul fondo della lavastoviglie e nello scarico. Per assicurarsi una pulizia ottimale e ridurre al minimo i residui di grasso all’interno della lavastoviglie è preferibile utilizzare i programmi quotidiani da almeno 60 minuti o quelli intensivi, meno efficienti in quest’ottica quelli così detti ECO.

4/6 – Come caricare il cestello superiore della lavastoviglie

A questo punto si potranno posizionare correttamente le stoviglie nei cestelli, che, di qualunque tipo e marca di lavastoviglie si tratti, generalmente sono organizzati secondo la stessa logica.Nel cestello superiore, in genere meno capiente, più basso e con scomparti per piccoli oggetti, saranno posizionati bicchieri, tazzine e piattini, tazze, biberon, ciotole, tutti capovolti. In genere questi sono oggetti che presentano un grado di sporco e di unto minore, oltre ad essere più delicati e, quindi, più idonei al lavaggio poco intensivo che si svolge nel cestello superiore.Solo in caso di emergenza posizioneremo in questo scomparto teglie o insalatiere, senza aspettarci risultati ottimali nella pulizia.Gli oggetti di plastica è preferibile riporli nella parte superiore ma dopo averne controllato l’etichetta che riportano sul fondo, perché non tutti sono idonei per il lavaggio in lavastoviglie e il rischio è di tirarli fuori col rivestimento intaccato o, addirittura, deformati.
Meglio evitare di sovrapporre le stoviglie a meno che non ci sia spazio sufficiente per far passare l’acqua tra loro.

5/6 – come caricare il cestello inferiore della lavastoviglie

Il cestello inferiore è più alto e capiente, quindi adatto al posizionamento di piatti, pentole, teglie, vassoi, che andranno sistemati in senso obliquo per garantire la miglior resa dei getti d’acqua dal basso e dall’alto. Nell’inserire le stoviglie dentro la macchina, bisognerà prestare particolare attenzione a non bloccare i bracci rotanti dai quali esce l’acqua perché altrimenti il ciclo di lavaggio perderà la sua efficacia.Solitamente ciascuna lavastoviglie ha in dotazione un contenitore per le posate, che dovranno essere posizionate con la punta rivolta verso il basso o, almeno, con la lama dei coltelli rivolta in tal senso, per evitare di procurarsi ferite alle mani mentre si svuota la macchina a fine lavaggio. Le posate lunghe possono essere comodamente posizionate sul fondo del ripiano superiore. È consigliato non inserire oggetti di legno, alluminio e argento nella lavastoviglie, meglio lavarli a mano. In realtà l’unico rischio è che il metallo diventi opaco, cosa di poco conto se si tratta di pentole utilizzate in cucina. Gli oggetti in legno potrebbero perdere eventuali parti incollate ma, se pezzi unici, come un tagliere, non risentono del lavaggio. I bicchieri di cristallo devono essere riposti con cura in modo che non urtino tra loro o contro parti della lavastoviglie per evitare che si rompano. È consigliabile scaricare la lavastoviglie non appena finito il lavaggio, aspettando solo qualche minuto per far disperdere il vapore, anche se non ci sono particolari controindicazioni a lasciare che le stoviglie asciughino da sole e stiano qualche ora all’interno dei cestelli, soprattutto se si è utilizzata la giusta dose di brillantante e sale. Del resto la comodità della lavastoviglie sta proprio nel rendere la nostra vita più comoda, libera dall’obbligo di lavare subito i piatti e anche da quello di riordinarli immediatamente, specialmente se la utilizziamo la programmazione del timer per farla lavorare mentre noi siamo fuori casa.

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