Come calcolare le calorie occorrenti per riscaldare una casa

1/6 – Introduzione

Il dimensionamento di un impianto di riscaldamento di una casa, è importante al fine di garantire una buona resa, sia in termini di utilizzo (mantenimento della temperatura interna) che in termini energetici ed economici. Il primo passo, in tale dimensionamento, è quello di calcolare le calorie occorrenti a riscaldare e mantenere una determinata temperatura di un ambiente interno (fabbisogno termico). Tale calcolo vi consentirà di valutare, in seguito, nel caso dei termosifoni, il numero di elementi da posizionare in ogni ambiente. Vediamo quindi come procedere.

2/6 Occorrente

  • planimetria
  • tabella dei valori della trasmittanza limite U
  • tabella dei valori delle temperature esterne

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Come prima cosa, il calcolo verrà fatto andando a considerare la dispersione di calore sulle superfici che racchiudono l’ambiente tramite la formula: Q = U x S x T dove Q = calore disperso (calorie occorrenti) [watt] S = superficie totale [mq] (pareti pavimenti, solaio, infissi), T= (ti-te) [°C] differenza di temperatura interna (ti) esterna U = trasmittenza [W/mq °C] (è la capacità isolante dei materiali e avrà un valore tanto più bassa quanto più alto sarà l’isolamento). Una volta definita la formula, ed esservi muniti della planimetria dell’ambiente da valutare e quindi delle misure, passate al calcolo della Q, valutando le dimensioni delle superfici di ogni elemento: pareti (misure prese a netto degli infissi), solaio ed il pavimento.

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Per esempio, dato un locale di 2,90 x 4,37 m con altezza h = 2,70 m, le rispettive superfici sono: parete 1 S1 = 2,90 x 2,7=7,83 mq, parete 2 (è presente una finestra) S2 = 4,37 x 2,7 – 0,8 x 1,00 = 11 mq, pavimento e solaio S4 = 4,37 x 2,90 = 12,67 mq e così via. Una volata che conoscete le dimensioni delle superfici, passate al calcolo delle temperature. Per legge, la temperatura interna viene presa ti = 20° mentre per quella esterna, esiste una tabella di valori in base alle principali località, basta considerare quella più vicina (ad esempio, nel caso di Bologna, la zona climatica è di -5°C).

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Successivamente, resta da calcolare soltanto la trasmittanza U. Tale valore, dipende principalmente dal tipo di materiali, dall’esposizione e da altri valori (trascurati nel vostro calcolo, ma non di fondamentale importanza). Voi però potrete basarvi sulla “Tabella dei Valori limite” che, come le t, è divisa in zone climatiche. Una volta ottenuti i valori, andranno aumentati del coefficiente di esposizione (5% sud, 10% est, 15% ovest, 20 % nord) ottenendo così la trasmittanza netta che utilizzerete nel vostro calcolo. Con quest’ultima operazione, avrete ottenuto tutti i valori necessari per il calcolo completo.

6/6 Consigli

  • Anche se tale calcolo può darvi un idea abbastanza reale dei valori di dispersione termica, è consigliato rivolgersi ad un tecnico per avere dati più rigorosi.

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