Come calcolare il dimensionamento dei termosifoni

1/9 – Introduzione

Ristrutturare un appartamento significa non solo dare una nuova veste all’abitazione, ma soprattutto vista la crisi, di intervenire sui costi e sui consumi eccessivi. Nel momento in cui ci accingiamo a prevedere un tale intervento, a causa delle spese che affronteremo e delle energie che impiegheremo, sarebbe logico e opportuno pianificare tutti gli interventi complementari come quello sulla rete elettrica, sull’impianto idraulico e cosa da non sottovalutare sull’impianto termico. Quando stai cercando di selezionare il miglior radiatore per una stanza, probabilmente considererai lo spazio della parete che hai a disposizione e lo stile del radiatore che preferisci ma prima di prendere in considerazione questi due elementi, devi prima determinare quale livello di uscita BTU e Watt è necessario per riscaldare il tuo spazio (cucina / bagno / Living ecc.) Per garantire un ambiente di vita confortevole. In questa guida sarà illustrato come calcolare il dimensionamento dei termosifoni.

2/9 Occorrente

  • Radiatori
  • Penna o matita
  • Foglio
  • Calcolatrice scientifica
  • Metro a nastro

3/9 – Determinare l’energia termica

Quando si parla di dimensioni del radiatore, è possibile intendere anche l’uscita, ovvero quanta energia fornirà in termini di calore in Watt o BTU. Naturalmente più grande è il radiatore e più grande è l’uscita; questo dipende dallo stile e dalla marca del radiatore. Pertanto, per selezionare un radiatore per il proprio spazio, è necessario calcolare quanto calore sia necessario nella stanza perché sia ​​confortevole. Se si acquista un nuovo appartamento o se si rinnova il vecchio, in moltissimi casi è necessario un riposizionamento dei termosifoni che non combacia assolutamente con il precedente (spesso anche per l’innalzamento o abbattimento di pareti che alterano inevitabilmente le dimensioni dei locali). Nel rinnovo di tali ambienti, un corretto dimensionamento termico ci permette di riscaldare la casa nel modo giusto (di evitare un dispendio di energia nel caso di sovradimensionamento o di soffrire il freddo nel caso di dimensioni non adeguato). L’energia termica necessaria per riscaldare gli ambienti varia da stanza a stanza e dipende dal volume, dall’esposizione e dalle dispersioni termiche. C’è da dire anche che in una casa piccola, spesso i termosifoni troppo grandi in punti poco adeguati, possono essere solo di intralcio occupando troppo spazio.

4/9 – Calcolare i Watt

Per riscaldare al meglio la propria casa e per rendere vivibili gli ambienti, occorre necessariamente calcolare quanti Watt servono per il riscaldamento. Il calcolo è leggermente complicato perché vi sono parecchi elementi fisici. Per prima cosa bisogna misurare i metri cubi della stanza, ovvero area x altezza. A questo punto si moltiplicano i metri cubi ottenuti per un valore compreso tra 30 e 40 kcal. In genere un valore ottimale è rappresentato da 35 kcal. In questo modo vedremo quante chilocalorie occorrono. Per conoscere i watt bisogna moltiplicare le chilocalorie per il fattore di 1,163.

5/9 – Calcolare il volume della stanza

Conoscere i watt o le chilocalorie permette di capire di quanti elementi deve essere composto il corpo radiante, cioè il termosifone. Le aziende produttrici offrono dei cataloghi sui quali sono riportati i modelli e le dimensioni dei radiatori. In particolar modo in base al consumo di watt ci sarà un radiatore corrispondente. Per comprendere meglio, ecco un esempio pratico: la nostra stanza misura 5 m x 6 m e ha un’altezza di 3 m. Calcoliamo il volume della stanza: (5m x 6m x 3m) = 90 mc.; Calcoliamo le kcal. (90 x 35) = 3150 Kcal. Tasformiamo in Watt: (3150 x 1.163) = 3666,45 Watt. Se sul catalogo del fornitore è scritto che ogni elemento radiante emana una potenza termica di 200 kcal, allora basterà dividere il risultato ottenuto per capire di quanti elementi deve essere composto il nostro termosifone. (3150 / 200) = 16.

6/9 – Scegliere il radiatore

Per finire, dopo i calcoli necessari per il fabbisogno di calorie, non ci resta che scegliere il modello di termosifone più adatto alle nostre esigenze. Tra i quelli più in uso ci sono sia i radiatori in ghisa (oggi meno utilizzati) che trattengono il calore più a lungo anche quanto sono spenti, sia i termosifoni in alluminio (i migliori sul mercato) che si riscaldano subito. Per il bagno è molto meglio optare per uno scaldasalviette. Oggi ne esistono di vari modelli ad esempio a doppio sistema di funzionamento cioè ad acqua, che può essere collegato all’impianto generalizzato di riscaldamento o a corrente elettrica (sistema opzionale) che permette di usare lo scaldasalviette anche quando l’impianto di riscaldamento è spento.

7/9 – Calcolare la capacità termica

La capacità di uscita di un radiatore viene calcolata in parte considerando la temperatura dell’acqua quando entra nel radiatore. Sono considerati anche la temperatura dell’acqua che ritorna alla caldaia e la temperatura ambiente media. Delta 60 (Δt 60ºC) è il sistema di rating britannico mentre il nuovo rating europeo è Delta 50 (Δt 50ºC). Molti negozi di radiatori vendono ancora radiatori solo menzionando l’uscita del radiatore a Delta 60. Se hai bisogno di 1000 watt / 3412 BTU per riscaldare la tua stanza e hai acquistato un radiatore con una potenza di 1000 Watt / 3412 BTU a Delta 60, non hai abbastanza calore per la tua stanza. Lo stesso radiatore sul tuo sistema di riscaldamento ti darebbe solo circa 790 Watt.

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9/9 Consigli

  • Non dimenticate mai l’esposizione dell’ambiente per cui scegliete il termosifone. I raggi del sole possono in parte riscaldare l’ambiente.

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