Come ampliare un appartamento in condominio

1/7 – Introduzione

Moltissime persone, quando acquistano una casa, un appartamento in condominio o una villetta, lo fanno in maniera definitiva, ovvero, calcolando una serie di “varie ed eventuali” prima di spendere una certa cifra. A volte capita, però, che nonostante ci si trovi molto bene nella casa che si è acquistata, essa potrebbe risultare un po’ piccolina, o comunque si ha la necessità di creare alcune modifiche, come ad esempio, ampliarne il volume. Le cause possono essere molteplici, come ad esempio, l’arrivo di un bambino. Non sempre però è così semplice potere provvedere all’ampliamento di una casa. In questa guida, per esempio, vedremo come e cosa occorre per ampliare un appartamento in condominio sempre nei limiti della legge quindi andando ad intervenire nelle modalità consentite utilizzando tutto ciò che riguarda la struttura interna della casa, quindi muri tramezzi, isole ecc. Vediamo come fare.

2/7 Occorrente

  • autorizzazioni

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La prima cosa da considerare è se si ha l’esigenza di ampliare l’appartamento semplicemente adattando alcune modifiche interne (abbattimento di un muro non portante oppure spostamento dello stesso per allargare una stanza), oppure se si ha l’esigenza di allargare l’appartamento aumentandone il volume includendo anche una porzione di parte comune del condominio o ancora, se viene modificato anche l’aspetto esterno del condominio stesso. Per fare questa operazione, prima bisogna rivolgersi ad un tecnico (geometra o architetto) che ne valuti la possibilità, sia in termini di modifiche strutturali, sia legali. In questo caso le procedure potrebbero subire diversi rallentamenti burocratici che sposterebbero i lavori anche mesi più avanti.

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Detto questo bisogna anche specificare che, prima di cominciare i lavori, anche se si tratta di una modifica totalmente interna al proprio appartamento, bisogna attenersi a delle regole fondamentali. La prima regola in assoluto è quella di sottoporre la richiesta di inizio lavori direttamente all’assemblea condominiale che, non solo dovrà essere informata della volontà di modificare l’appartamento, ma dovrà anche dare l’assenso. Questa regola vale sia se si tratta di modifiche prettamente interne all’appartamento, sia se si volesse incorrere nell’allargamento del volume incorporando alcune parti comuni al condominio stesso. Quindi per correttezza è giusto indurre una riunione condominiale dove viene esposto il progetto di modifica dell’appartamento in questione così da informare gli appartenenti allo stesso condominio.

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In quest’ultimo caso, oltre ad essere autorizzata dall’assemblea condominiale, dovrà anche essere rivalutata la tabella millesimale sulla proprietà che, chiaramente, aumenterà oltre che nel volume anche nelle spese. Va da se che, la parte incorporata all’appartamento, ex parte comune, dovrà essere acquistata e completata di regolare contratto di vendita. Solo in vista di tutte queste autorizzazioni è possibile cominciare un eventuale ampliamento o modifica dell’appartamento in questione.
Ecco qui un link utile che può essere d’aiuto nella realizzazione di un ampliamento strutturale interno dell’appartamento condominiale. —> https://www.donnamoderna.com/lifestyle/casa/come-ampliare-un-appartamento-in-condominio-219850.

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7/7 Consigli

  • Attenersi ai procedimenti indicati o ai passaggi descritti nel link utile.
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